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La metamorfosi del Berlusconi in Grillo

Creato il 23 maggio 2012 da Ilrattodellospazio
"Quel Grillo piace, dovrebbe essere uno di noi. O meglio dovremmo essere noi come lui. La gente vuole quello. Vuole sentire quelle cose e non i congressi e i coordinamenti. Ma secondo voi a Parma chi ha fatto vincere il grillino? Noi, i nostri elettori".Così commenta l'uomo che ha portato in parlamento più inquisiti della Mafia, e poi li ha strenuamente difesi contro magistrati e Forze dell'Ordine.Secondo Berlusconi, l'uomo che col cemento ricoprirebbe ogni prato ed ogni spiaggia d'Italia, e poi soffocherebbe il tutto sotto una spessa cappa di polveri radioattive e di fumi d'inceneritori, i suoi elettori sono andati in massa a rifugiarsi sotto l'ombrello di un comico di professione. Grillo.Berlusconi non è un politico, 20 anni di disastri (certificati ieri anche dall'Istat,se mai ce ne fosse stato bisogno), ma quanto a comicità lascia un po' perplessi. Quando abbandona le sue barzellette sconce (e talvolta anche sacrileghe, ma tanto ci pensa sempre un ossequioso cardinale a santificarla comunque) è saltuariamente capace di punte di vero umorismo. Solo che non è mai questa la sua intenzione.E' vero che una parte non indifferente dei suoi elettori sono affetti da carenze intellettuali e/o cognitive, al netto degli "anarchici" da portafoglio, ma ricordiamo la più famosa citazione di Lincoln:
"Potrete ingannare tutti per un po’. Potrete ingannare qualcuno per sempre. Ma non potrete ingannare tutti per sempre".La parabola di Berlusconi è finita quando la crisi ha necessariamente aperto gli occhi ai suoi affezionati illusi. Magari tra venti anni si apriranno anche i suoi.Al momento sembra ancora pensare che la politica sia solo marketing. Lo è nel breve periodo, e lo è quando tutto va bene. Ma quando la gente comincia a star male, si accorge che i suoi problemi non vengono risolti (anzi!), e nel frattempo cresce la crapula ed il malaffare, allora il marketing non funziona più.

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