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Trama: in Francia, una famigliola di turisti viene attaccata nei boschi e brutalmente uccisa. Secondo la polizia il colpevole è il silenzioso, alto ed irsuto Talan ma la sua avvocatessa cerca in qualche modo di scagionarlo e scoprire cosa si nasconda dietro l'assoluta certezza dei poliziotti...
Avete presente la mancanza di infamia e la mancanza di lode? Forse il male, in senso cinematografico, potrebbe essere proprio questa carenza. Se così è, allora il film di William Brent Bell è il Male assoluto perché non è né tanto orribile da scatenare la mia ira funesta (come il precedente film del regista, l'orrendo L'altra faccia del diavolo) né tanto bello da poterlo consigliare a chicchessia, è semplicemente una pellicola che passa e va, da dimenticare mano a mano che i fotogrammi scorrono sullo schermo. La storia di Talan e della sua "condizione" è la scusa per portare al cinema l'ennesimo ibrido che mescola riprese consapevolmente "finte" a scorci catturati in soggettiva da telecamere maneggiate dai protagonisti o videocamere di sicurezza, uno pseudo-mockumentary che, come buona parte dei suoi fratelli, manca di una trama intrigante ed è prevedibile dall'inizio alla fine. A partire dal titolo originale lo spettatore sgamato ha già capito quale sarà il tema portante del film (nessuno spoiler in un Wer, come Werewolf), avrà già capito dopo pochi minuti dove porteranno i due twist inseriti ad hoc da un deus ex machina particolarmente svogliato ed arriverà alla conclusione di aver davanti il solito horror dove personaggi imbecilli fanno scelte discutibili che li porterà inevitabilmente alla rovina, senza troppe sorprese e, soprattutto, senza troppe inquietudini o spaventi.
Il problema aggiuntivo de La metamorfosi del male, infatti, è che lascia molto a desiderare nel reparto "paura" pur essendo abbastanza gore in alcuni punti. William Brent Bell adora le scene ad effetto, l'avevo già visto in L'altra faccia del diavolo, ma purtroppo per lui è un effetto moscio che lascia lo spettatore più perplesso che agitato; non mi frega nulla che tu concluda sempre le tue pellicole con un incidente cattivissimo che manda a gambe all'aria la telecamera, la tensione me la devi costruire, devi farmi arrivare impreparata al botto o all'artigliata, altrimenti puoi tranquillamente chiudere con un happy ending consolatorio perché i tempi della Strega di Blair, ahimé, sono passati. William Brent Bell aveva inoltre l'opportunità di creare un intrigante horror "giuridico" basato su una figura che, dopo Twilight, necessitava di riabilitazione tanto quanto il vampiro e se l'è lasciata scappare dalle mani; in effetti i primi minuti (nonostante i titoli di testa orribili) non sono male, soprattutto per chi come me ama le lingue può godere di un'interessantissima e coinvolgente babele di lingue ed accenti differenti, poi purtroppo la storia si "siede" e la commistione di generi cede il passo alla noia più bieca, anche per colpa di attori non all'altezza, ci mancherebbe. Ora, pare che il regista tornerà dietro la macchina da presa per dirigere un thriller sovrannaturale simile a The Conjuring dal titolo The Inhabitants (che probabilmente in Italia si chiamerà Gli inquilini del Male) e persino un segmento di un'antologia horror a cui parteciperanno anche Joe Dante, Xavier Gens e Timo Vuorensola dal titolo Fear Paris; passi il secondo, che sulla carta pare molto interessante, ma il primo film lo eviterò tranquillamente, perché ormai il nome William Brent Bell l'ho segnato sull'agenda nera degli indesiderati e confido non mi farà mai più fessa. Sipario.
Del regista e co-sceneggiatore William Brent Bell ho già parlato QUI. Di A.J. Cook (Kate Moore) e Simon Quaterman (Gavin Flemyng) ho parlato invece ai rispettivi link.
Sebastian Roché interpreta Klaus Pistor. Francese, ha partecipato a film come L'ultimo dei Mohicani, The Peacemaker, 15 minuti - Follia omicida a New York, La leggenda di Beowulf e a serie come Sex and the City, CSI - Scena del crimine, Streghe, Alias, 24, Supernatural e Criminal Minds; come doppiatore ha partecipato al film Le avventure di Tin Tin - Il segreto dell'Unicorno. Anche sceneggiatore, ha 50 anni e un film in uscita.
Vik Sahay (vero nome Vikram Sahay) interpreta Eric Sarin. Canadese, ha partecipato a film come Will Hunting - Genio ribelle, eXistenZ, American Pie: Ancora insieme e a serie come Chuck e Bones. Ha 43 anni e due film in uscita.
Se La metamorfosi del male vi fosse piaciuto potreste recuperare il pregevole Afflicted, altrimenti il già citato Liberaci dal male. ENJOY!
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