Mi alzo dal letto con un balzo. Un dolore totalizzante alle dita dei piedi mi ha tormentato tutta la notte. In un bagno di sudore salto in piedi e guardo giù: Cristo, i miei piedi non hanno più le unghie. Cazzo.
Corro in bagno per cercare qualcosa, qualsiasi cosa, come se un'Aspirina o un Oki o una spruzzata di Cif potessero cambiare le cose, e mi accorgo della mia immagine nello specchio: ho i capelli lunghi, lunghissimi, color biondo platino. Per una mora dalla nascita e coi capelli corti per scelta è uno smacco furioso.
Prendo le forbici e comincio a tagliare forsennatamente ma niente, le chiome continuano a crescere più forti e più veloci che mai.
I piedi non mi importano più, ora guardo le mie mani, la pelle è tesa e uniforme come non lo è mai stata, come quella di una bambola. Sono una bambola. Cerco il telefono disperatamente e chiunque ci sia all'altro capo sente un urlo disperato: Aiuto! Mi sto trasformando geneticamente in una Barbie!
Quello che per una teenager americana media e una Milanese comune di qualsiasi età è uno sogno proibito è appena diventato un incubo realistico e senza senso.
E dall'altra parte del filo non arriva nessuna consolazione, solo una consapevolezza bastarda:
Se non puoi controllare la trasformazione, lasciala andare.
Pazienza per i capelli, ma le unghie dei piedi un po' mi mancheranno.
Dreamed by: Co.