“L’Italia degli altri” è la protagonista del film diretto da Daniele Gaglianone, La mia classe, presentato nella sezione “Giornate degli Autori” alla 70° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e proposto in versione Dvd da CG Home Video: un’edizione corredata, nei contenuti extra, da alcune scene in versione estesa e dal trailer ufficiale. Elementi cardine della pellicola, interamente strutturata secondo i dettami della regia documentaristica e del metacinema, sono l’integrazione razziale e culturale fra italiani e stranieri, nonché una burocrazia lenta e severa che fa inciampare questi “nuovi italiani” (senza contare tutti i problemi collegati alla matrice linguistica); problemi che, seppur esposti nel campo della finzione, vengono sviluppati nel film attraverso lo sguardo sincero e l’interpretazione inappuntabile di Valerio Mastandrea, uno degli attori più interessanti nel panorama del cinema italiano contemporaneo.
Il tema dell’immigrazione è sempre più spesso al centro dell’attenzione negli ultimi anni; in tal senso, La mia classe si dimostra un film rivolto a sensibilizzare il pubblico e, come ha dichiarato lo stesso Gaglianone, deciso a dichiarare che l’immigrato non è più solo un numero o un’entità astratta, bensì un essere umano, spesso intrappolato nelle maglie della burocrazia. Il tutto viene giocato con una vaga ispirazione dal film Detachment – Il distacco di Tony Kaye, e con quella mescolanza di realtà e finzione secondo l’ottica di Luigi Pirandello in Sei personaggi in cerca d’autore. Da tale prospettiva, La mia classe si rivela un’opera di grande interesse nella sua analisi di un fenomeno molto discusso, spesso forzatamente ignorato, ma ormai ineludibile nella nostra società.
| Leggi i commenti sull'articolo | Lascia il tuo commento