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Valeria Bellenda – Paranormal Kiss
Intervista a Valeria Bellenda
a cura di Evelyn Storm
Valeria Bellenda – Paranormal Kiss
Un movimento attira la mia attenzione. Pare che il bambino si sia deciso. Scende piano verso terra, puntandomi con lo
sguardo. Gli altri spettri mi lasciano andare all’istante, radunandosi in un angolo. Mi affloscio, raggomitolandomi in me stessa. Sento un dolore lancinante lungo tutto il corpo. Sono percossa da spasmi e brividi. Ho paura. Ne ho così tanta che se avessi una pistola a portata di mano, porrei io stessa fine alla mia vita, senza esitazione. Piuttosto che restare in balia dei fantasmi, preferirei la morte immediata.“Guardami”, mi esorta il bimbo, una volta vicino.
Ho esaurito le forze. Non riesco ad alzare il viso come mi chiede.
“Non vuoi vedere il tuo assassino?”
Non mi muovo. Lo spirito mi sposta con uno scossone ed io lo lascio fare…
L’avventura di Oriana comincia con un viaggio: per i suoi diciotto anni, la nonna le regala una vacanza in Grecia. Arrivata al villaggio turistico, stringe amicizia con Maya e conosce due animatori, Beppe e Jess. La ragazza, mentre cerca di fare chiarezza sui suoi sentimenti, deve fare i conti con una sconcertante verità: esistono persone in grado di generare fenomeni paranormali. Ma non solo. La realtà di Oriana sta per essere sconvolta completamente, il tempo a disposizione è sempre meno e una minaccia molto potente si sta muovendo nell’ombra e presto verrà allo scoperto.
Oggi su Fantasy Planet intervistiamo Valeria Bellenda, l’autrice del libro “Paranormal Kiss”, edito da Linee Infinite Edizioni.
Note biografiche
Valeria Bellenda nasce a Finale Ligure (Sv) nell’agosto del 1987. Da sempre appassionata di lettura fantastica, si divide tra urban fantasy, paranormal romance e horror. Diplomata al liceo linguistico con il massimo dei voti, si è da poco laureata in economia aziendale. Vive a Genova, dove frequenta il corso di specialistica in management. “Paranormal Kiss” è il suo primo romanzo.
Sinossi
Nel giorno del suo diciottesimo compleanno, Oriana riceve un inaspettato e misterioso regalo: un biglietto aereo per Rodi, un voucher e una cospicua somma di denaro. Al villaggio turistico, conosce Beppe, un animatore allegro ed estroverso, capace di farle battere il cuore con un semplice sorriso e Jess, un ballerino che cattura il pubblico con i suoi movimenti perfetti e fluenti. I due ragazzi sono amici d’infanzia e hanno caratteri molto differenti: Beppe è esuberante, dinamico, gentile con tutti; Jess è introverso, scontroso, un solitario. Oriana ammira Beppe, ma allo stesso tempo è attratta da Jess. Man mano che diventa intima con loro, capisce che non tutto è come sembra e che anche le persone meno sospette possono nascondere inimmaginabili segreti…
Poteri paranormali, sogni premonitori, poltergeist, sensitivi e spettri, carte parlanti, farfalle magiche sono solo alcuni degli speciali ingredienti del romanzo. Originalità e innovazione, per un trama intrisa di fantasia, sentimento e magia.
Intervista all’autrice Valeria Bellenda.
Chi sei?
Sono una ragazza di ventiquattro anni, divoratrice di libri e amante della fantasia e della creatività. Mi piace perdermi in una buona lettura, magari facendo le ore piccole senza mai staccarmene e vivere le avventure dei protagonisti. Mi potete trovare facilmente in una libreria del centro, a vagliare le nuove uscite davanti alla mia sezione preferita. Sono quel genere di persona che ci starebbe ore e ore!
Quando hai iniziato a scrivere?
Un bel po’ di anni fa. All’inizio annotavo su carta soltanto i pensieri, le emozioni e quello che succedeva in giornate significative. Sentivo il bisogno di sigillare quello che vivevo, sensazioni che presto sarebbero diventate ricordi, per questo tenevo diari che aggiornavo spesso. È proprio da un diario, da una esperienza che ho vissuto, che è nato lo spunto per creare la trama del mio primo libro.
Quali letture sono in grado di stimolarti come autrice?
In generale mi stimolano tutti quei libri che riescono a tenermi incollata dalla prima all’ultima pagina, facendomi gustare il piacere della lettura. Leggo storie di alcuni miei colleghi autori e mi dico “voglio scrivere anche io così” oppure “perché non ci ho pensato io a questa idea” e lì trovo l’euforia per mettermi d’impegno e fare del mio meglio.
Il tuo romanzo “Paranormal Kiss” è ai confini tra il fantasy e il romance. Se però dovessi scegliere il tuo genere preferito, quale sarebbe?
Questa è una domanda difficile
Il fantasy ricalca il mio lato fantastico mentre il romance il mio lato romantico. Entrambi i generi mi piacciono, ma presi singolarmente ci perdono un po’, sia da un lato che dall’altro. Amo leggere e scrivere di storie d’amore, ma una storia d’amore senza qualcosa di strano, di fuori dall’ordinario mi prende di meno rispetto a una dove accade qualcosa di anomalo o inspiegabile. Allo stesso modo, adoro le trame fantasy, ma se non ci sono storie d’amore a completare le vicende il libro mi coinvolge di meno. Si potrebbe dire comunque che propendo al fantasy.
Sei legata alla tua protagonista Oriana?
Oriana, come del resto tutti i personaggi di “Paranormal Kiss”, mi ha fatto compagnia per molto tempo, prima di essere conosciuta anche da altre persone ed è normale che mi senta legata a lei. A volte avrei voluto prenderla a schiaffi, altre volte farle i complimenti (eheh), ma una cosa è certa: ho fatto il tifo per lei durante tutta la stesura del romanzo.
Chi preferisci tra i due personaggi del tuo libro Beppe e Jess?
Beppe rappresenta ciò che io avrei voluto sempre essere a livello di carattere, la persona che io avrei voluto diventare e difatti alla base dell’attrazione della stessa Oriana vi è una forte ammirazione nei suoi confronti, come se lei vedesse in lui parte delle caratteristiche che le mancano. Jess, invece, ha qualcosa di me, è più introverso, ama la tranquillità e la lettura, adora ballare per sé stesso e per il pubblico e ha altre qualità che mi intrigano, come il mistero, la diversità, la sofferenza e i tormenti, i segreti, il lato oscuro. Non posso schierarmi da una parte o dall’altra, sono stata sia team Beppe che team Jess e penso che, al di là della scelta che fa Oriana, un misto tra i due sarebbe perfetto!
Quanto sei soddisfatta del tuo lavoro letterario?
In generale sono molto soddisfatta, ho scritto questo romanzo seguendo la mia passione e ciò che mi sentivo di fare, anche contro chi non capiva quello che stavo facendo e perché lo facessi, e ciò mi ha permesso di cogliere l’importanza della comunicazione e del poter esprimere liberamente me stessa. Sono consapevole di avere ancora molta strada da fare, ma sono pronta ad apprendere tutto il necessario per arrivare dove voglio arrivare.
Darai un seguito alla storia o ne creerai una nuova?
Ero partita con l’idea che per me “Paranormal Kiss” fosse concluso, nonostante il finale abbastanza aperto, perché esprimeva una me stessa di un certo periodo di vita, una me stessa che col tempo era cambiata e aveva bisogno di progettare qualcosa di diverso. Infatti, dopo la pubblicazione del romanzo, mi sono messa subito a lavorare a “A bite in the shadow-la ragazza della notte”, una storia urban fantasy dalle sfumature più cupe e dark, con protagoniste numerose creature sovrannaturali. Il progetto è ancora in ballo, anche se quest’anno mi sono dedicata a scrivere racconti e a redigere articoli per riviste online, tralasciando la nuova storia. Contavo di riprenderla al più presto, ma ultimamente alcuni Lettori di “Paranormal Kiss” mi hanno pregato di scrivere il seguito del romanzo e vedere il loro entusiasmo mi ci ha fatto pensare seriamente. Quindi, non escludo un ritorno!
Hai progetti per l’immediato futuro?
Sì! Scrivere di più e sempre meglio.
Cosa vuoi dire a chi si appresta a scrivere un libro fantasy?
Di leggere tanto. Sembra una banalità ma il miglior modo per imparare a scrivere rispettando le sfumature del genere è proprio quello di osservare cosa hanno fatto gli altri scrittori prima di te, come hanno costruito la trama, come hanno gestito le vicende e come le hanno risolte. E una volta che si hanno l’idea e i personaggi, di dedicare del tempo alla scrittura con impegno e costanza, perché senza disciplina non si potrà mai vedere l’epilogo del proprio romanzo. In ultima battuta, di non cedere alle difficoltà, di credere ai sogni e di lavorare attivamente per la loro realizzazione.