Titolo. Un sogno tra i fiocchi di neve
Autrice: Bomann Corina
Prezzo: € 9,90
Dati: 2014, 208 pagine
Editore: Giunti Editore (collana A)
Trama: Fin da bambina, Anna non ha mai potuto sopportare il Natale, con tutto il suo corredo di luci, addobbi, dolci e regali. Anche adesso, a 22 anni, ogni scusa è buona per sfuggire alle odiate feste. Ma quest'anno sottrarsi sarà impossibile: il suo adorato fratellino le ha strappato la promessa di raggiungerlo per festeggiare con tutta la famiglia, compreso l'insopportabile patrigno. E così, nel giorno della vigilia, Anna salta su un treno in viaggio tra Lipsia e Berlino. Ma basta un attimo di assopimento - o meglio, quello che sembra solo un attimo - per ritrovarsi in una desolata stazione sul Baltico, nel cuore della notte e nel pieno di una tormenta di neve. Come tornare indietro se non ci sono più treni? Non resta che chiedere un passaggio a chi capita: l'autista di uno spazzaneve, un saggio camionista polacco, tre vecchiette dall'aria misteriosa e... un surfista-psicologo piuttosto attraente. Ognuno con la sua storia, ognuno con un'esperienza da regalare in questa magica notte. Riuscirà Anna a mantenere la promessa? Ma soprattutto, riuscirà a capire cosa desidera davvero?
La mia opinione: Di questo romanzo, alla prima impressione, ho inevitabilmente subito il fascino dell’atmosfera natalizia, data dalla cover sgargiante e dalla trama magica e calorosa.
Purtroppo però, l’idea avuta al momento dell'acquisto, non è stata all'altezza del risultato finale.
Per carità, non è una pessima lettura, ma il calore e la magia emanati dalla quarta di copertina, non mi hanno colpito come speravo.
Anna, detta il Grinch, è la protagonista di questa storia natalizia.
Dal soprannome s’intuisce subito la sua avversione per il Natale che ogni anno evita accuratamente di festeggiare.
I suoi problemi nascono da un disagio profondo, legato alla separazione dei genitori, che ha minato per sempre i suoi ricordi felici di questo periodo dell’anno.
Questa volta però, qualcosa è cambiato. Il fratellino Jonathan ha bisogno di lei e da buona sorella maggiore non può fare a meno di accontentarlo e raggiungerlo per le feste.
In barba alle aspettative, il viaggio che la conduce a casa della famiglia, si rivela un terribile disastro e una lunga e faticosa odissea.
Da una fermata persa del treno, come una ragnatela d' imprevisti e incidenti, si dirama la disavventura di Anna che la porta da un capo all'altro della città, allontanandola sempre di più dalla meta.
Durante il viaggio, faticoso e snervante, la protagonista s'imbatte in personaggi particolari che in qualche modo riescono a trasmetterle un pizzico d'amore per le feste.
A colpirmi di più sono state le tre vecchiette incrociate all'autogrill. Lasciate a piedi dal bus della casa di riposo, le tre allegre signore, piene di vita e di speranza, condividono con Anna i loro preziosi ricordi , legati ai Natali passati.
Frammenti di memoria che parlano di guerra, amori perduti, famiglie divise, ma che nel bene e nel male, il Natale è riuscito a riaggiustare.
Le loro storie sono state sicuramente l'elemento che più mi ha colpito all'interno del romanzo.
Il messaggio che trasmettono, comunica pienamente il reale spirito natalizio, fatto d’amore e di speranza verso il prossimo.
A parte questo però, la storia non mi ha lasciato molto altro. Il significato finale, legato all'importanza del Natale e dei suoi valori, è scontato e prevedibile.
Anna è una protagonista positiva, la sua disavventura le ha dato speranza e le ha fatto riconquistare l' amore per le feste, facendola crescere e maturare, ma nonostante tutto non mi sono affezionata a lei.
Con il suo personaggio ho avuto un rapporto distaccato e freddo, non mi sono immedesimata in lei e avrei preferito una maggiore caratterizzazione della sua personalità.
Lo stesso è accaduto con il resto dei personaggi che non mi ha lasciato nulla da ricordare.
Una lettura, indubbiamente scorrevole, ma non accattivante. Nonostante il poco tempo che ho avuto per leggere, questo libro non è riuscito a scatenare quella voglia inspiegabile di sfogliare le pagine per arrivare al finale.
Diciamo che l’ho considerato un passatempo piacevole tra un impegno e l'altro, ma nulla di più profondo.
In conclusione, se volete una vera lettura natalizia, vi consiglio qualcosa di speciale come Miracolo in una notte d’inverno di Marko Leino, meno commerciale e sicuramente più profondo ed emozionante.
VALUTAZIONE FINALE: 2 FATINE E MEZZO!
E MEZZO
Buona lettura
Anita