Magazine Diario personale

La mia parte intollerante

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Sì, anche io soffro di intolleranze.
Come te che stai leggendo, come la tua vicina di casa che sta lavando i piatti, come il signor PicoPaco che vive in Perù. Solo che la mia intolleranza, mi sa, è un male abbastanza comune. 
In che senso?
Anno dopo anno, mese dopo mese, quel velo roseo che avevo davanti gli occhi va via via scemando; quella fiducia cieca verso il genere umano, quella speranza riguardo il futuro, quel...quel crederci, sì, quel crederci; spariti.Assopiti, ingrigiti, frammentati.
Così che, candelina dopo candelina, quel poco che di suo irritava il mio corpo e la mia mente è aumentato. S'è moltiplicato, espanso....comportando, simultaneamente, una sorta di implosione dentro me.
<<Insomma, arriva al dunque.>>

Ok, il fatto è questo: sto diventando giorno dopo giorno misantropa. O sarebbe meglio dire asociale?

Non so, fate voi.
Che siano gli ormoni, lo studio, lo stress da laboratorio, i reagenti stessi, Origin Pro8 o qualcosa del genere sinceramente non m'è chiaro.
L'unica cosa certa, ormai, è che ci sono gesti, toni della voce e pensieri che proprio mi fan andare fuori di me.
Nutrono il Lato Oscuro della mia labile Forza, minano i miei nervi, mi mandano fuori dai gangheri, mi fanno girare i cabasisi che non ho, mi trasformano in Hulk....
tipo?

Ma tipo che non sopporto chi mi parla a 0.4 centimetri dal viso, specie se d'estate e alitandomi addosso. Odio,odio,odio. Ci son momenti in cui non lo sopporto nemmeno quando lo fa il mio fidanzato, figurarsi quando lo fa un qualche estraneo con chissà quali germi in corpo!

Oppure, sempre in tema "relazioni fisiche", non sopporto chi mi debba toccare ogni cinque secondi mentre parla. Avete presente quegli individui che, muniti di parlantina infinita, han pure il sadico desiderio di darvi piccoli colpetti sul braccio? Ecco, al prossimo che me lo fa, invece di dire
<<Per favore, ti seguo anche se non mi tocchi il braccio!>>
gli spezzo le dita e ci gioco a shangai (cit.).
Tutto qui? Magari....

-Non sopporto chi mi contatta via sms/email/pc/piccione viaggiatore iniziando la discussione con un "ke fai". Dico io, ma "ciao", "ehi!", "come va" e roba così non si usa più? Inoltre perchè dovrei dirti cosa sto facendo? Chi sei, mia madre?!

-Non sopporto chi sostiene di "aver sudato venti camice" per arrivare lì dove si trova quando TUTTI sanno bene grazie a chi possa permettersi questo momento di "umile vanto".

-Non sopporto chi, palesemente, si finge mio amico solo per mero tornaconto.

-Non sopporto chi si finge paladino di ideali e di poveri indifesi stando comodamente seduto in poltrona. E dietro un pc, ovviamente.

-Non sopporto chi mi parla la mattina prima delle 10 e del trentesimo caffè.

-Non sopporto chi mi parla come se fossi cerebrolesa solo perchè "più giovane" o, ancora peggio, "perchè donna".

-Non sopporto gli operatori Telecom che telefonano 4 volte nella stessa ora o, peggio ancora, proprio quando mi sto sedendo a tavola per mangiare o sul gabinetto per....abbè, credo sia chiaro il concetto.

-Non sopporto chi mi deve organizzare la giornata senza chiedermi prima che impegni abbia.

-Figurarsi quindi se sopporto chi non perde tempo nel dispensarmi critiche e consigli spassionati riguardo la mia persona (dieta in primis).

-Non sopporto chi debba ostentare la propria "superiorità intellettuale" dimostrando non solo di esser poveri di intelligenza (cosa ben diversa), ma anche parecchio chiusi di fronte ad altre idee e opinioni.

-Non sopporto chi si permette di usare me come mezzo per emergere. Ovvero, se uso il termine "sbrodolare" perchè mi son buttata un pezzo di maccherone con sugo sulla maglietta bianca, tu non hai alcun diritto di incominciare una Catilinaria contro me perchè uso impropriamente un termine che indica la presenza di brodo lì dove non c'è.

Ah, e se lo rifai, ti ci annego nel brodo.

-Non sopporto chi infila la testa nel mio camerino (soprattutto se parente/amica,/commessa) dopo nemmeno 0.2 secondi dal mio ingresso in esso.

-Non sopporto chi crede a qualsiasi balla pubblicata in internet o sentita in tv.

E poi non sopporto le cene troppo formali, i professori troppo menefreghisti, il vecchio con la Lapa (Apecar) che va talmente lento da avere il contagiri con i numeri negativi, non sopporto chi entra in autobus senza essersi lavato prima di uscire fuori di casa, non sopporto chi urla a due centimetri dal mio orecchio o chi mi fa ripetere una cosa trenta volte perchè nel frattempo è troppo preso da altro invece di ascoltarmi.

Non sopporto chi mi interrompe mentre parlo solo perchè deve dire una stronzata o chi mi interrompe mentre parlo con qualcuno per dire una ENORME stronzata a quel qualcuno che prima era il mio interlocutore.
Non sopporto che si prendano i miei libri senza chiedermi il permesso o che essi vengano riordinati in maniera diversa da quello che è il mio personalissimo ordine.
Non sopporto chi si mette dietro di me quando sono al pc perchè vuole palesemente controllare ciò che faccio nè, tanto meno, sopporto chi sbircia il mio cellulare.
Non sopporto chi mi da ordini come se fosse un mio dovere nè, e qui è peggio, chi mi da più ordini contemporaneamente.

In definitiva, sì; la mia parte intollerante è ben maggiore della mia parte "Madre Teresa di Calcutta".

Son sempre lì con il dare di matto, ci credete?
Eppure, ogni giorno tento di soffocare questo lato di me così misantropo; conto fino a mille miliardi, guardo fuori dalla finestra, mi concentro sulle unghie, penso a quanti esami devo dare da qui a Luglio e mi dispero, cerco su internet articoli idioti....
Fino a quando non arriva lui, l'odioso più odioso del mondo.
Lui, che con quella espressione da pecora e il fisico da mocio Vileda, ha lo spudorato coraggio di dire che

<<A Catania non sapete fare nè le granite nè la rosticceria!Dalle mie parti, invece, son tutte cose buonissime!>>.

Ecco, per uno così mi sa proprio che la parte intollerante avrà la meglio.

Perchè potete toccarmi tutto (braccia escluse), ma non la granita con i gelsi che si fa a Catania!

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