Nelle settimane prima dell'evento ho iniziato a chiedere chi volesse accompagnarmi con risultati piuttosto scarsi, tuttavia, alla fine, mia madre ha deciso di venire con me... peccato che sia stata poco bene poco prima della partenza! Non potevo tuttavia mancare, infatti, pur non conoscendo nessuno, mi sono recato al ritrovo stabilito dal Movimento Cinque Stelle di Novara che ha organizzato un autobus per raggiungere l'evento ad un prezzo assolutamente conveniente.
Con mio grande piacere, sull'autobus con noi, c'era anche un deputato novarese del Movimento che ha passato buona parte del viaggio a rispondere alle nostre domande. Si trattava di Davide Crippa, vicepresidente della Commissione attività produttive, turismo e commercio. Mentre questo ragazzo rispondeva con competenza alle nostre curiosità ripassavo mentalmente le interviste ai politici "classici", quelli dove la competenza è un optional e l'apparenza è l'unica cosa che conta. Avevo di fronte un deputato un po' spettinato, vestito con jeans e una semplice felpa, una persona che non solo dava l'impressione di essere uno di noi ma lo era realmente.
Nella piazza gremita infatti, in mezzo a noi, c'era un gran numero di parlamentari del Movimento 5 Stelle che, come Davide, rispondevano con piacere alle nostre domande: quando mai in Italia si è vista una cosa del genere? I membri dei partiti non si muovono senza scorta nemmeno per andare al supermercato, figuriamoci stare liberamente in mezzo alla gente durante una manifestazione politica.
Arriviamo in Piazza della Vittoria poco prima dell'una e la prima cosa che mi ha colpito è la sua grandezza in quanto non c'ero mai stato neanche per altri motivi. Sinceramente ho pensato che sarebbe stato impossibile riempirla tutta... non sapevo quanto mi stavo sbagliando!!! Dopo aver mangiato un panino velocemente decido di avvicinarmi il più possibile al palco: sarò mica arrivato fino a Genova per vedere i protagonisti solo sul megaschermo posto fra il palco e l'arco della Piazza? Assolutamente no, riesco dunque ad arrivare a una decina di metri dal palco, un po' spostato sulla sinistra.
Da quel momento, pian piano, la gente intorno a me aumentava esponenzialmente: intorno alle due non vedevo fisicamente la fine della marea umana che mi circondava nonostante i miei 192cm di altezza. Dalle foto "aeree" viste poi in serata avrei scoperto che la piazza era gremita dal palco all'arco: chi conosce quella piazza sa cosa vuol dire. Non saprei quantificare numericamente le presenze, so solo che sono partito da solo e sono arrivato in una famiglia di decine di migliaia di persone, tutti uniti nel pretendere un cambiamento.
Ma chi sono stati i protagonisti di questa giornata?
Alle due e mezza circa ha parlato Beppe Grillo alla sua maniera, illustrando le sue modeste proposte di cambiamento per l'Europa, lanciando, in tal modo, la campagna elettorale per le europee. Sulla bontà di tali proposte ci sarà tempo per discutere, non è la giornata della polemica ma una vera e propria festa. E' significativo, a parer mio, anche il passaggio in cui ammette "voi mi avete superato", il Movimento infatti non è più solo Beppe Grillo e a testimoniarlo c'è la partecipazione numerosissima agli incontri promossi dai parlamentari cinque stelle che nei week end girano l'Italia per incontrare i propri elettori.
Dopo Beppe si è presentato sul palco l'ospite che, forse, ho gradito più di tutti gli altri: Micah White, uno dei fondatori di Occupy Wall Street, uno dei movimenti di contestazione pacifica più celebri al mondo, ha parlato alla Piazza del Movimento 5 Stelle con ammirazione per i risultati raggiunti dallo stesso qui in Italia dicendo che Occupy Wall Street deve prenderne ispirazione ed esempio.
Paul Connett, che non credevo fosse un così bravo oratore, è l'ideatore della strategia "rifiuti zero" e, anche lui, è intervenuto di persona al VDay, sottolineando la partecipazione di 72 comuni italiani a tale strategia.
Il successivo ospite è Helena Norberg Hodge, fondatrice dell'International Society for Ecology and Culture. Questa signora è ormai considerata fra le dieci ambientaliste più influenti al mondo e si occupa dell'impatto dell'economia globale sulle culture e sull’agricoltura. Missione dell’Istituto ISEC è quella di esaminare le cause profonde della nostra crisi sociale ed ambientale, promuovendo modelli di produzione, di consumi e di vita più equi e sostenibili sia a nord che a sud del nostro pianeta.
E' intervenuto anche Riccardo Petrella, economista politico che ha pubblicato, nel 2001, il Manifesto mondiale dell'acqua che, generalmente parlando, pone l'attenzione sull'acqua come fonte insostituibile di vita e, in quanto tale, il suo accesso deve essere un diritto umano e sociale imprescindibile. Con tale premessa è ovvio che la gestione dell'acqua deve essere pubblica: a tal proposito Petrella ha ricordato l'esito del referendum sull'acqua pubblica completamente ignorato dalle istituzioni.
Si è anche parlato di architettura sostenibile: il relatore ha mostrato come sia possibile ristrutturare edifici, anche storici e con gli inquilini dentro, in modo da farli diventare strutture con una classe energetica adeguata. E' stato infatti sottolineato come il 98% degli edifici in Italia siano "vecchi" e dunque inefficienti sotto il profilo del risparmio energetico.
Il criminologo norvegese di fama mondiale Nils Christie è stato l'ultimo ospite ad apparire sul palco del VDay, ha parlato della sua avversità verso le prigioni in quanto vere e proprie "università del crimine" esponendo una visione di società che, per noi italiani, è totalmente estranea così presi dal ritenere la carcerazione un provvedimento punitivo piuttosto che riabilitativo.
Prima di lui tuttavia ha parlato il premio nobel per la letteratura Dario Fò che, alla sua età, risulta più lucido che mai. Il suo intervento, tutt'altro che banale, ha colpito parecchio la piazza; quasi commovente il momento in cui ha ricordato sua moglie Franca: "sarebbe felice di essere qui con noi quest'oggi".
Grande assente della giornata è Julian Assange, fondatore di Wikileaks, ricercato in mezzo mondo per aver divulgato segreti di stato. Oggi vive come un ostaggio a Londra all'ambasciata dell'Ecuador che gli ha concesso asilo politico. Avrebbe voluto mandare un video ma gliel'hanno sconsigliato: è comunque una persona che negli Stati Uniti sarebbe condannata a morte. La sua simpatia per il Movimento 5 Stelle non è certo un mistero; fra l'altro, poche settimane fa, sono andati a trovarlo una delegazione del Movimento stesso.
Il sostegno di cui gode il Movimento 5 Stelle anche all'estero da personaggi così importanti e influenti è sorprendente. Rende chiaro come si possano superare perfino i confini nazionali.
Sono tornato a casa decisamente infreddolito, ma anche contento e soddisfatto di poter dire "io c'ero", e chissà che non possa diventare un giorno, spero non troppo lontano, "io ero fra le decine di migliaia di persone che in Piazza della Vittoria a Genova volevano un cambiamento e l'hanno ottenuto".