Esco dal lavoro , non avendo pranzato con l’idea di andare a correre, o meglio a strisciare sul tapis roulant .. Arrivo all’angolo della palestra e penso: “Potrei anche andare 50 metri dalla parte opposta, al bar, da Max il mio amico barista a fumarci una sigaretta insieme e chiacchierare”.
Non so quale forza mi abbia spinto ma ho scelto la palestra.
Arrivo lì e la tontona della reception mi da l’asciugamano e mi dice che mi deve parlare, che il mio abbonamento ANUALE finisce tra 20 giorni e che in quest’anno io ho fatto solo 18 ingressi.
SOLO! E ti sembrano pochi?. Mi sgrida come fanno gli adulti tonti con i bambini, che non venire e “sciocco”, che se “faccio la brava” mi estende l’abbonamento, con sempre in bocca un mezzo sorriso un po’ da “mi fai pena”. Faccio un’immagine mentale dove le spacco il naso sul bordo del bancone (la mia aggressività deve pur uscire da qualche parte), le sorrido nella realtà, già piu’ soddisfatta, e vado a mettermi la tuta.
Iniziamo bene, penso.
Arrivo sul tapis roulant, metto i Beatles sull’Iphone, imposto la macchina in 50 minuti, e via, a camminare e guardare come i secondi non passino mai. Ma mai.
Guardo in su per non subire la tirannia del timer e mi ritrovo me nello specchio….ahhggg che orrore, quanto non mi piaccio sul tapis roulant con la tuta da ginnastica, con le mie gambe enormi, e tira su quelle spalle di una volta per tutte!!.
Torniamo al timer, va..
A quel punto la maglietta bianca pulita che avevo addosso inizia a puzzare, ma tanto, hai presente quell’odore dei vestiti quando si asciugano male e vengono messi comunque in armadio? Una cosa disgustosa, che si abbinava perfettamente alla situazione di merda che stavo vivendo.
Ciliegina sulla torta, la batteria dell’iphone finishe (jobs, dobbiamo migliorare su questo argomento) e resto senza musica.
E sono passati solo 5 minuti.
Ma cammino comunque, corro un minuto, e torno a camminare.
Finche i miei occhi pieni di frustrazione trovano una porticina nella macchina, la apro mentre cammino e vedo che aveva un attacco che somigliaba il sedere del mio i phone, e infatti lo inserisco e mi si apre un mondo nel fatidico schermo del timer: tutta la mia muscia, dividi per brani o per artista.
Artista – The Beatles – tutte i brani – casual.
Beh, questo mi piace. Black bird singing in the dead of night…..nice, questo mi piace…. Desmond has a barrow in the market place….hahhaa, pensa te, il vitality…e inizio a correre….….Honey pie you are making me crazy
I’m in love but I’m lazy
So won’t you please come home
mm..questo è il mio ritmo. Belloooo ..e corro al ritmo di honey pie in modo proprio fluido, ma non solo al ritmo, inizio proprio a giocarci, a cercare di andare sempre con il ritmo, di apoggiare un piede per ogni tempo, e a volte cambia, e quindi saltellavo su un piede, o facevo due passi in un tempo, o un passo lungo in due…inizio a sorridere, imposto “repeat canzone for ever e vado avanti”, mi tolgo gli occhiali perché l’immagine nello spechio continuava a infastidirme, e divento, come mi diceva l’amico Moyano in argentina, modalità 20 centimetri, che è la distanzia che vedo senza occhiali. Immagino che sono uno spettacolo di donna, tonica come il ferro, siamo al parco che corriamo con stefano, lui mi corre dietro urlando “BONAAAAA!!!” ahahha
E correvo, correvo, correvo, e ridevo, suonavo la chitarra, fecevo i passi giusti giustissimi, che goduria. Mai pensato, ma pensate che bello. Domani vengo, vediamo come si puo’ fare. E anche sabato mattina, stefano mi tiene le bimbe. Questo è una figata. Ma pensa come corro, mi sono dimenticata del mio corpo. Finalmente siamo una sola cosa. ..
BOOMMMMM…
mi schianto contro il monitor della machina, rimango abbracciata senza capire cosa succede. Guardo, premo i tasti…erano passati i 45 minuti. Erano finiti senza che io me ne rendessi nemmeno conto. Noooo QUIERO MAS HONEY PIEEEE!!! imposto altri 15 minuti impossesada e vado avanti. INCREDIBILE
Scendo che non sento le gambe, che fantastico. Vado a fare un po’ di streching, e accanto a me una donna ,che si vedeva sapeva quello che faceva, si mette a fare addominali. E mi chiede cosa ascoltavo che si vedeva mi stavo divertendo. Honey pie. Solo quello?. Si, tutto li
Correre può essere fantastico, basta che trovi la strategia giusta per te, e se non sai come farlo un Personal Coach può esserti di grande aiuto.
Questo l’ho scritto quasi un anno fa’, poco dopo aver finito il corso Vitality Coaching (che si tiene una sola volta all’anno ad agosto, se vuoi saperne di più clicca qui) e oggi che non avevo tanta voglia di andare a correre mi ha ispirato, e mi ha convinto ad andarci. Spero che abbia su di te un effetto simile, e se cosi sarà, fammelo sapere con un tuo commento!.
Alla prossima!