Magazine Diario personale
La mia Roma-Ostia 2016: pensavo un po' meglio, un secondo in più o un secondo in meno, ma comunque personal best...
Creato il 14 marzo 2016 da StefanostrongE' una convinzione che mi porto dietro da qualche anno che anche ieri ha avuto conferma.
Quando stai bene la Roma-Ostia ti sembra tutta in discesa, quando non stai al meglio, sembra tutta in salita.
Io ieri non riuscivo ad individuare i tratti in discesa...
Che le sensazioni iniziali, dopotutto erano anche veramente buone, nonostante sia la mia prima gara stagionale.
L'idea era di fare fino al 12°km a 4' di passo per poi aumentare fine alla fine.
Al 6° le gambe girano veramente bene e infatti quando raggiungo parecchi amici che avrebbero dovuto correrla ad un passo più veloce del mio, noto che la media è di 3'55".
Sto ancora bene, ma sento che non è il passo giusto per oggi e piano piano mi faccio riprendere dai pacemaker dell'ora e ventiquattro, preferendo di restare "coperto" con loro.
Alla salita del camping non capisco se il gruppone mantiene un'andatura veloce o è la mia che cala.
Decido di cedere qualcosa nella salita per riagganciarmi poi nella discesa.
E così faccio.
Al 12° faccio la progressione prevista da 4' a 3'50" e al 14°rientro tra i palloncini arancioni.
Quando però avrei dovuto continuare la progressione si è invece un po' spenta la fiamma.
Di cuore praticamente non sto faticano ma ho le gambe legnose che non riesco a far girare come dico io.
Resto nel gruppo fino alla salita del 18°km, cedendo qualche secondo.
Passo al 20°km in 1h20' spaccata.
Se voglio stare sotto l'1h24' devo spararmi l'ultimo chilometro sotto i 3'40...
Non so se sono in grado ma ci provo.
Le gambe rispondono e continuo ad allungare in progressione.
Ci siamo, arriverò paro paro.
Non mollà Ste'!
Faccio gli ultimi 200mt passando in continuazione lo sguardo dal mio crono a quello sotto l'arco dell'arrivo.
Ultimo sforzo, passo sotto l'arco e stoppo in 1h23'59".
Fico!
Quasi tre minuti e mezzo meglio del mio PB, ormai parecchio datato...
Dopotutto posso accontentarmi.
Arrivo a casa, mostro la medaglia (un po' banalotta quest'anno a dire il vero) ai bimbi e vado a vedere i risultati ufficiali.
Un'ora e ventiquattro.
Che dite, posso essere comunque soddisfatto?