Magazine Diario personale

La mia sempre migliore amica.

Da Gattolona1964

Oggi mi concedo una mattina tutta dedicata all’amicizia. Per stamattina non lavorerò, ieri sono stata molto male causa attacco feroce di cervicale, provocato da un’umidità che si tocca con le mani, che ci bagna gli abiti, che ci annebbia la vista e avvolge tutte le nostra ossa, muscoli e fasci di nervi Emiliani doc. E dintorni! Uno di quegli attacchi da dover rimanere ferma immobile, sdraiata al buio, occhi chiusi, Orudis che faceva lentamente il suo corso.Ricorro all’Orudis quando sto per tirare le cuoia: prima prendo inutilmente e lo so, Moment, Tachipirina, Efferalgan, (non tutti insieme!) sperando di prendere in giro la cervicale. Così per evitare un medicinale molto pesante per lo stomaco, ne prendo 4/5 nell’arco di uno/due giorni, non ottengo risultati soddisfacenti, il male s’incarognisce e diventa sempre più atroce. Poi ricorro alla botta finale: o la va o si spaccano(la testa ed il collo!) Mi pare, mi sembra, (ma al computer ho già un piccolo inizio di nausea..) di essere quasi in forma, occhiaie a parte, ma con un poco di fondotinta le mascheriamo. Vado a trovare R., la mia cara migliore amica di sempre. Non credo interesserà a lettori con aspettative più alte e scientifiche delle mie, ma per me questo appuntamento è molto importante. “Ma non eri dimissionaria?” Sì lo sono, ma qualche volta la nostalgia del posto di lavoro prende il sopravvento e passo a fare una visitina al mio vecchio ex salotto. Ora è impolverato, coperto da cellophane, i mobili sono tutti accatastati, qualche tazzina è sbeccata, il vassoio per il caffè è buttato in un angolo. Non tocco nulla, giuro! Guardo e basta, non rubo niente di ciò che era già mio. Ma che ora è a disposizione di chi vorrà metterci la propria inventiva per rispolverarlo. Non vi ho dato una eclatante notizia di massacri, di stragi, di terremoti, di scegliere se fare 3 figli o 5, non vi parlo di satira o di storia, vado semplicemente a trovare una persona.Semplicemente per usare un eufemismo, è uan cosa meravigliosa, poter dire di avere un’amica che è preziosa da sempre, che è la tua migliore amica, che fa parte di te e della tua storia personale. E’ un grande dono che forse, tendiamo a sottovalutare. Molte persone non hanno amici: nè migliori e nè peggiori, qualche conoscenza di circostanza, pochi colleghi, dei vicini di pianerottolo. Tutta un’altra faccenda…Io ho da 44 anni una persona con la quale mi sono sempre trovata bene, una persona con la quale c’è un’empatia perfetta, io e lei ci siamo sempre completate pur essendo diversissime. Oggi riprenderemo il discorso dove l’avevamo loasciato, con due bottiglie d’acqua sul tavolo, due caffè e parecchi pasticcini dolci (per lei) e salati (per me). Come fosse ieri che ci siamo viste, ed invece era la metà di Dicembre per il consueto appuntamento natalizio. Quest’anno senza mariti e senza figli, solo noi due, a farci risate e confidenze, a guardarci negli occhi e a capire già che cosa l’altra voleva dire. Questo per me è uno dei regali che la vita mi ha fatto, a volte tendo a sottovalutarlo, ma è una cosa, anzi! Una persona che c’è ed esiste, sulla quale poter contare anche fossi all’ospedale. Sono ricca, forse non lo sapevo.



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