Vedere a Milano camminare insieme i sindaci di Roma, Verona, Torino, Milano e tante altre centinaia di rappresentanti di altre città è stata la più bella manifestazione per onorare i nostri 150 anni di unità. Il partito non ha diviso perchè il Sindaco è per tutti e di tutti.
Ecco che il Comune riacquista il valore di quell’identità che una manovra , poi rinnegata, voleva misconoscere. Non ha importanza il numero di abitanti ma la sua storia e il fatto che lì, magari in una stanzetta, c’è l’Italia, ricca di dialetti magari incomprensibili ma consapevole che siamo italiani, poi anche padani, marchigiani, siciliani, ecc..
Mi è sembrato l’unico gesto politico, da polis, città, di una fase che dovremmo rendere più partecipata, perchè con queste leggi si capisce a chi si deve omaggiare, chi rimane intoccabile, chi conta veramente.
Il comune rimane il luogo di un confronto e poco interessa le province se riesce a sviluppare, magari con servizi integrati con altre realtà complementari e limitrofe, politiche sociali, di accoglienza, di sostenibilità.
Attenzione pertanto alle logiche governative collegate alla delazione per il recupero fiscale. Nel 2011 non credo che il Ministero dello Sviluppo Economico non abbia strumentazione telematica per sapere chi è ricco, ma ricco da vergognarsi se in questa occasione se ne sta in barchetta ….
Il Comune è luogo di relazione per aiutare chi è nel bisogno, di chiedere anche qualcosa per un servizio ineludibile, ma non può trasformarsi in uno sceriffo amico del potente di turno.
La crisi? dura si ma non DIVISI!!
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