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La miglior squadra dell’anno per Olimpiazzurra è…

Creato il 26 dicembre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Dopo avervi proposto i migliori sportivi italiani al maschile (clicca qui per leggere l’articolo) e al femminile (clicca qui per leggere l’articolo), è arrivata l’ora di presentare la classifica delle migliori squadre italiane del 2012.

And the winner is… La Nazionale Femminile di Fioretto. Ovviamente ed indiscutibilmente. È stata praticamente una scelta all’unanimità da parte della redazione di Olimpiazzurra che ha voluto premiare il Dream Team della scherma. Letteralmente imbattibili, come loro nessuna: Valentina Vezzali, Arianna Errigo, Elisa Di Francisca (tutto il podio della prova individuale) più Ilaria Salvatori. Non c’è stata storia a Londra dove in finale hanno letteralmente demolito la Russia. Per la squadra azzurra è la quarta medaglia consecutiva (oro ad Atlanta, oro a Sidney, prova assente ad Atene, bronzo a Pechino). E che il CIO non cancelli la prova a squadre a Rio de Janeiro!

Meritatissimo secondo posto per l’emozionante Nazionale Maschile di Tiro con l’Arco. Quello che hanno fatto in finale contro gli Stati Uniti d’America è stato qualcosa di letteralmente spaziale. Mauro Nespoli, Marco Galiazzo e Michele Frangilli ci hanno regalato qualcosa di indimenticabile. I nostri Robin Hood sono volati sulle ali dell’entusiasmo, nessuno è riuscito a fermarli e l’ultima freccia scoccata da Michele è da antologia: serviva un dieci e lui l’ha messo dentro con una freddezza da vero campione. Mitici e risalgono sul podio dopo l’argento di Pechino 2008.

Completa il podio la coppia di tennis composta da Sera Errani e Roberta Vinci. In una parola: vincenti. Non era mai capitato di vedere un duo così affiatato, di vere amiche, capaci di imporsi su tutte le superfici e in tutti i modi. Otto tornei vinti, due finali persi. Due Grandi Slam all’attivo (Roland Garros e US Open), una finale persa in maniera strana agli Australian Open, la gioia di vincere in casa al Foro Italico. Peccato che il tabellone olimpico non abbia sorriso visto che si sono trovate di fronte le sorellone Williams, letteralmente imbattibili. Ad ogni modo per loro il numero uno del ranking mondiale.

Quarta posizione per la Nazionale Maschile di Fioretto. Nel concorso individuale si erano incredibilmente sciolti uno ad uno quando sulla carta dovevano monopolizzare il podio. Andrea Cassarà si presentava da Campione del Mondo e voleva riscattare il bronzo di Pechino: andrà a casa a mani vuote. Andrea Baldini doveva riscattarsi dopo l’ingiusta esclusione dalla spedizione cinese: out. Valerio Aspromonte e Giorgio Avola si presentavano al top del ranking, ma niente da fare. I quattro moschettieri, però, si sono uniti insieme e hanno dominato la prova a squadre!

Quinto posto per la Nazionale Maschile di Pallanuoto. Per un immenso, unico, grande motivo: essere tornata a disputare una finale a cinque cerchi. La penultima medaglia della rassegna, una delle più sentite e prestigiose, uno dei clou dell’ultimo minuto insieme alla maratona. I ragazzoni sono scesi in acqua, regalando quel filo conduttore tra Barcellona 1992 e Londra 2012. Vent’anni passano, le emozioni restano. Peccato che il risultato non li abbia premiati appieno, ma l’argento vale. Eccome.

Sesta e settima piazza per due squadroni del volley. Busto Arsizio al femminile e Trento al maschile. La Yamamay ha risvegliato una città, si è portata dietro un affetto che ha pochi eguali nella Penisola, ha riempito il Maria Piantanida come non mai ed è arrivato uno storico triplete: Coppa Italia, Coppa Cev (in casa contro il Galatasaray) e uno scudetto indimenticabile. Il primo per la franchigia: il match point di Villa Cortese annullato dalla Havlickova che poi si involava per regalare il tricolore non ha prezzo.

L’Itas Diatec si è invece portata a casa il quarto Mondiale per club consecutivo: come loro nessuno mai. Basta e avanza.

Ottava posizione per una stoica Nazionale maschile di Pallavolo. Mauro Berruto ha rimodellato i suoi uomini nel giro di due anni, li ha plasmati a sua misura, ha cambiato la mentalità, l’ha trasformata in vincente dopo un ciclo tutt’altro che positivo. Passando per l’argento europeo, l’Italia s’è messa al collo un prestigioso bronzo olimpico nella memoria del povero Vigor Bovolenta. Dai liberi Giovi e Bari, passando per le alzate di Travica, per i centraloni Birarelli e Fei, per le bande Savani, Parodi, Zaytsev e il super opposto Lasko.

Nona posizione a pari merito per due team del mondo del calcio. La Juventus entra nella storia di questo sport per aver concluso un campionato da imbattuta (terza a riuscirci), per essere ritornata alla grande dopo la serie B, per aver migliorato di ben sette posizioni la precedente stagione e per aver conquistato il ventottesimo scudetto (o trenta sul campo decidete voi in base alla vostra fede). Memoria anche per la Nazionale di Cesare Prandelli, capace a sorpresa e contro gli scettici della vigilia di raggiungere la finale europea. Peccato che di fronte ci fosse una Spagna imbattibile.

Chiude la nostra top ten Questa Squadra. Le appassionate avranno già capito. È la Nazionale di Ritmica, come la chiama Emanuela Maccarani, “miss 100 medaglie e passa”. Dopo tre mondiali consecutivi, ad agosto le Farfalle sono riuscite ad acciuffare il bronzo olimpico, riscattando la soffiata di Pechino e replicando l’argento di Pechino.

La classifica

1) Fioretto Femminile
2) Tiro con l’arco maschile
3) Errani-Vinci
4) Fioretto maschile
5) Pallanuoto maschile
6) Busto Arsizio Volley
7) Trento Volley

8)
Pallavolo maschile
9) Juventus
10) Nazionale Ginnastica Ritmica

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OA | Stefano Villa

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