La miglior vendetta di elizabeth george review

Creato il 10 settembre 2014 da Danila Salvadei @danila76ds
Il tradimento, come la peste, si nutre del sangue”. Trovo questa frase, presente nel libro a pagina 315, perfetta per aprire la recensione di un libro che ho letto alla fine di luglio e i primi di agosto e che faceva parte del mio Progetto Smaltimento Libri .
Il libro in questione è LA MIGLIOR VENDETTA di ELIZABETH GEORGE, un’autrice statunitense che mi piace tantissimo e che avevo scoperto anni fa, leggendo due suoi romanzi, “Agguato sull’Isola” e “E liberaci dal padre”.

LA MIGLIOR VENDETTA, è il secondo romanzo della serie in cui protagonista è l’ispettore inglese Thomas Linley, un uomo dell’alta borghesia, molto intelligente, sensibile e magnetico, e della sua partner, Barbara Havers, sergente che odia gli aristocratici e tutto il mondo della nobiltà e tra i due vi è una sorta di amore e odio che traspare nei due romanzi della serie, che ho letto fino ad ora.


La storia si svolge in un vecchio castello, il Westerbrae, situato nelle campagne scozzesi e adibito ormai in albergo.In questo isolato e misterioso castello vi è riunita una compagnia di attori teatrali di Londra, che dovrebbero mettere in scena un dramma scritto dalla giovane e famosa autrice di testi teatrali, Joy Sinclair. La giovane drammaturga, però, è misteriosamente trovata assassinata nella sua stanza e il copione misteriosamente scomparso. Ecco entrare in scena l’ispettore Linley con la sua partner, il sergente Barbara Heavers, che dovrà così indagare sul misterioso omicidio e scoprire il movente…Ma perché, oltre ad esserci come vittima l’autrice del dramma, è anche sparito misteriosamente il copione stesso? Forse c’era scritto qualcosa che non doveva e non poteva andare in scena? L’assassino deve essere per forza tra gli ospiti dell’albergo, anche perché si trova in un luogo piuttosto isolato, non facile da raggiungere e in più le condizioni climatiche non favoriscono certo la fuga del colpevole…ecco che Linley inizia così a interrogare tutti i presenti nel castello e per lui non sarà un compito facile scoprire l’assassino in mezzo a quegli attori, abituati a mentire e fingere per lavoro e magari bugiardi e quindi recitare un ruolo anche nella realtà, capaci di celare il vero essere dietro all’ambiguità e alla recitazione.
Un romanzo davvero avvincente di quelli che piacciono a me, un thriller che mi ha appassionato e coinvolto pagina dopo pagina, immersa nella lettura e con la voglia di indagare e scoprire chi fosse il colpevole, sospettare dapprima un personaggio, poi un altro e scoprire poi la suspance nelle indagini, nei vari indizi e la sorpresa dei sentimenti di ogni personaggio verso la vittima, gli intrighi, i sotterfugi e lo spalancare gli occhi nelle pagine finali dove compare il nome del vero colpevole. Come con i precedenti libri letti della George, anche questo ha saputo appassionarmi e coinvolgermi fin dal primo momento e sorprendermi poi nella parte finale, un romanzo dal quale facevo fatica a staccarmi, perché ero troppo curiosa di scoprire se i miei sospetti erano giusti e arrivare finalmente alla conclusione della storia, con una punta di tristezza poi una volta terminato e non riuscire a leggere un libro subito dopo, perché ancora coinvolta dai personaggi, dall’ambiente e dal romanzo stesso.

Confrontando LA MIGLIOR VENDETTA con i due romanzi letti della George, posso dire che tutti e tre hanno saputo coinvolgermi e appassionarmi alla storia e ai personaggi stessi, ma sicuramente tra i tre, il mio preferito rimane sempre “Agguato sull’Isola”, il primo romanzo che ho letto della scrittrice e che mi ha fatto appassionare ai suoi romanzi, per il suo modo di scrivere e di coinvolgermi fino all’ultima riga.Un’autrice che sicuramente è tra le mie preferite e di cui ho voglia di scoprire e leggere altre sue storie!
Cosa dire dei personaggi del romanzo? Tutti con delle storie, tutti con diverse personalità e tutti con un sentimento nei confronti della vittima, Joy Sinclair.Vi è, innanzitutto, la proprietaria dell’albergo stesso, Francesca Gerrard e poi i dipendenti ossia la cuoca di mezza età, il ragazzo factotum e la giovane Mery Agnes Campbell, cameriera.
Tra la compagnia presente nel castello troviamo:Lord Stinhurst, produttore teatrale sulla sessantina, la figlia dello stesso Elizabeth; Marguire Rintoul, contessa di Stinhurst; Jeremy Vinley, giornalista e critico teatrale del Times; Joanna Ellacourt con il marito David Sydeham; Irene Sinclaire, sorella della vittima; Robert Gabriel, primo attore della compagnia; Rhys Davies-Jones, il regista e la giovane e bella Lady Helen Clyde, che sembra essere una vecchia e importante conoscenza dello stesso Ispettore Linley…
E poi ci sono appunto, l’ispettore Linley, che anche in questa vicenda lo trovo molto malinconico, triste, un po’ sofferente per una donna che non merita il suo amore; Simon e Deborah St.James, amici di Linley e Barbara Havers, il sergente che accompagna Linley nelle indagini e con la quale ha uno strano e particolare rapporto di odio e amore. Sarà la stessa Barbara a cercare di proteggere il collega dalla sofferenza della scoperta del rapporto di Lady Clyde con uno dei membri della compagnia (non vi dico di più perché è tutto da scoprire). La Havers, un personaggio che ho apprezzato un po’ di più in questo romanzo, rispetto al precedente.
Non vi capita mai quando leggete un romanzo di immaginare i protagonisti e associarli a qualche viso noto visto in televisioni, oppure al cinema o nel mondo dello spettacolo? A me succede spesso e anche in questo romanzo il viso di Linley l’ho immaginato così.
Mentre Barbara Heavers me la immagino così.
Come sempre vi annoto le frasi che mi hanno maggiormente colpito, una è la frase scritta all’inizio del mio post e la seconda è questa:La forza improvvisa del ricordo lo colpì in modo doloroso e lo fece sentire completamente solo”.

Trovata a Pag. 199
Un romanzo assolutamente promosso che conserverò tra i miei libri e che magari rileggerò nel tempo.Mio voto: 8+
Alcuni dati del libro che ho letto:Titolo Originale: Payment in BloodAnno copyright: 1989Casa Editrice: Longanesi & C.Edizione: Teadue Aprile 2011Pagine: 429
I libri della serie sono:- E liberaci dal padre- La miglior vendetta;- Scuola Omicidi;- Il lungo ritorno;- Per amore di Elena;- Dicembre è un mese crudele;- Un pugno di cenere;- In presenza del nemico;- Il prezzo dell’inganno;- Il morso del serpente;- Cercando nel buio;- Nessun Testimone;- Prima di ucciderla;- La donna che vestiva di rosso;- Questo corpo mortale;- Un castello di inganni;- Un piccolo gesto crudele
Mentre gli altri libri (non della serie) sono:-   Agguato sull’ Isola-   Un omicidio inutile
Degli altri due libri letti in precedenza, avevo fatto le recensioni ma, non avevo ancora il blog e le pubblicava sul sito di Ciao, sicuramente appena posso cercherò di riportarle anche sul blog, intanto se volete potete andare a leggerle sul sito di Ciao:-   AGGUATO SULL’ISOLA -  E LIBERACI DAL PADRE 
Sicuramente è un romanzo che consiglio a chi ama il genere thriller e mistery e per chi ama, come me, indovinare tra i tanti personaggi, il colpevole!Buona lettura e fatemi sapere la vostra opinione se l’avete letto!!Ciao e al prossimo post!Dany ^_^

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