N.1 Léa Seydoux
Questo è un premio molto personale, poiché la vera consacrazione per Léa è ancora lontana in realtà e i film in cui ha recitato quest’anno non li ha visti quasi nessuno in Italia. Eppure Sister ha vinto l'Orso d'argento al Festival di Berlino e ora è tra i 9 film in corsa per la nomination agli Oscar come miglior film straniero. Per quanto riguarda Les adieux à lareine, altro film presentato (fuori concorso) sempre al Festival di Berlino, pare proprio che in Italia non uscirà mai, nonostante il sottoscritto è sicuro che la figura di Maria Antonietta eserciti ancora un certo fascino nel nostro paese. Vi consiglio di recuperarlo con sottotitoli in inglese e non solo per poter ammirare quella che secondo me è la migliore interpretazione dell'anno, ma anche perché questo film é di incredibile attualità: preferendo le scarne mansarde e i bui corridoi della servitù ai velluti e agli ori dei salotti della reggia, la fine di Versailles con i suoi ricchi cortigiani che vivono in un mondo parellelo e opposto a quello esterno ricorda molto il precipizio verso cui sta andando L’Europa e la nostra Italia incapace di guardare in faccia alla realtà. Léa Seydoux offre una performance straordinaria che si merita riconoscimenti che a quanto pare non arriveranno (staremo a vedere ai César). Apparsa in piccoli ruoli in grandi film (Midnight in Paris e Bastardi senza gloria), la carriera di Léa, un po’ come quella della sua connazionale Marion Cotillard, che abbiamo ritrovato in 7° posizione, ormai è divisa tra film d’autore nella sua patria e blockbuster americani (Mission Impossible: protocollo fantasma, Robin Hood di Ridley Scott). L’anno prossimo dovevamo vederla nell’attesissimo nuovo film di Michel Gondry, ma per qualche ragione a noi ignota Léa ha dovuto rinunciare al progetto. Ci dovremo accontentare di vederla nell'ennesima traspozione de La Bella e la bestia, a fianco del bestiale Vincent Cassel in un'operazione che pare molto rischiosa e sulla quale sono assai scettico.