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la - MINI 6,50 - “ARCIPELAGO 6,50”: GIACOMO SABBATINI MIGLIORE DEGLI ESORDIENTI

Creato il 06 aprile 2010 da Andrea
la - MINI 6,50 - “ARCIPELAGO 6,50”: GIACOMO SABBATINI MIGLIORE DEGLI ESORDIENTI
Battesimo di mare sui MINI 6,50 per Giacomo Sabbatini alla recente regata “Arcipelago 6,50” facente parte del Campionato Italiano, in coppia con Gianluca Brambati, a bordo del suo “Scusamilespalle”. La gara partita a mezzogiorno di venerdì 26 marzo con circa una ventina di nodi di poppa piena da Talamone lo ha visto girare la boa di disimpegno insieme ai primi 5 del gruppo che si e' subito diviso quando i più forti hanno issato tutta la tela possibile con spi in testa d’albero e si sono allungati sul gruppo mentre Giacomo per non rischiare troppo preferiva scegliere uno spi medio armato a 7/8.
Durante il lato fino all'isola d’Elba il vento rinforzava e, a causa della minore invelatura, la barca, pur planando tra i dodici ed i tredici nodi, accumulava un certo ritardo rispetto al gruppo di testa.Il passaggio dell’isola d’Elba veniva effettuato con due strambate concluse con l’issata dello spi più grande dato che il vento nel frattempo era sceso sui 15 nodi scarsi e consentiva di raggiungere l’isola di Capraia entro la notte. Il doppiaggio dell’isola si rivelava più difficile del precedente a causa sia della nuova rotta che della forte differenza dell’intensità del vento sul tratto di mare non riparato. In pochi minuti i due navigatori erano costretti a prendere due mani di terzaroli alla randa riducendo anche la vela di prua per meglio fronteggiare le raffiche ed il mare molto formato e nelle miglia successive riescivano a superare un equipaggio francese.
La regata proseguiva facendo rotta di nuovo sull’isola d’Elba è proprio in questa fase che l’equipaggio di “Scusamilespalle” sottovalutando il calare del vento veniva a trovarsi in mezzo ad una bonaccia, mentre l’aurora annuncia l'alba, facendosi superare da tre avversari. Nonostante il debole vento di scirocco non restava altro da fare che puntare sull’isola di Giannutri procedendo di bolina e poi proseguire fino all’isola del Giglio. Tutta la giornata veniva impegnata in questa nuova rotta alternando numerose virate sui buoni e gli scarsi e le zone meno ventose fino al passaggio dell’isola del Giglio durante la seconda notte.
Con il doppiaggio dell’isola del Giglio entrava vento da sud e dopo una bolina con vento leggero si può issare lo spi e puntare al traguardo a Talamone e, cercando di sfruttare la rotazione favorevole del vento in brezza di terra, impostare una scelta tattica che consentiva a Giacomo di recuperare una posizione nella classifica finale. Il responso finale della classifica vede Giacomo Sabbatini nono in generale e settimo nella categoria barche di serie a circa 2 ore dal primo e migliore degli esordienti: un primo risultato che lo ha soddisfatto completamente considerato che l’intera navigazione era stata impostata in maniera conservativa e prudente allo scopo di accumulare miglia ed esperienze preziose anche in vista del prossimo appuntamento: a Genova il 17 Aprile per il Grand Prix d'Italia; 500 miglia in doppio, prima vera grande regata della stagione.

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