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La miniatura indiana: a Mantova fino al 26 aprile una mostra affascinante

Creato il 14 febbraio 2015 da Milleorienti

immagine 1Si inaugura oggi 14/02/2015, e rimarrà aperta fino al 26/04/2015, una mostra di grande fascino: La miniatura indiana. Selezione di capolavori dalla collezione Ducrot, al Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova (piazza Virgiliana 55). La mostra mantovana presenta 80 splendide miniature – cioè dipinti su carta dai dettagli accuratissimi –  selezionate dalla collezione Ducrot, che è probabilmente la più celebre collezione di miniature indiane esistente in Italia. La mostra si incentra su opere realizzate nelle corti dei Rajput, maharaja (“grandi re”) di casta guerriera e di religione hindu, che promossero questa forma d’arte a partire dal XVI secolo, in un territorio corrispondente all’odierno stato indiano del Rajasthan.
immagine2bLa mostra è strutturata in tre sezioni:
1) Le divinità. Come spiega la curatrice della mostra Isabella Nardi
, «la tradizione hindu è uno dei temi iconografici più rappresentativi della miniatura indiana. In mostra troviamo raffigurazioni di testi letterari e religiosi tra i quali spiccano la grande epica del Ramayana e i racconti della mitologia indiana».
2) Raga e Ragini. In mostra troviamo anche dipinti qualificati come raga  e ragini  cioè personificazioni (l’una maschile, l’altra femminile) «di modi musicali della tradizione classica indiana. Queste melodie vengono raffigurate in pittura sotto forma di amanti divini, principi e figure femminili, seguendo i criteri iconografici codificati dalla letteratura sanscrita».
3) La Corte «La vita di corte è uno dei temi principali della miniatura indiana e rispecchia l’immaginario dei maharaja, il loro legame con la tradizione hindu e la loro appartenenza alla casta dei guerrieri», continua Nardi. «Oltre ai semplici ritratti su sfondo monocromatico raffiguranti il singolo sovrano, i maharaja richiedevano agli artisti anche altre tipologie di rappresentazione per documentare in modo visivo le loro azioni e per forgiare la loro icona simbolo di fierezza Rajput. Tra queste raffigurazioni vi sono le assemblee di nobili, i ritratti equestri, le scene di caccia, la celebrazione di festività religiose e le scene di intimità con le donne di corte».
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A conclusione, mi piace citare qui anche quanto scrive il Direttore del Museo Francesco Gonzaga di Mantova, Roberto Brunelli: «Una mostra anche con un auspicio: che concorra a superare presto le presenti difficoltà fra India e Italia. Nel nome della bellezza che, ciascuno a modo proprio, i due Paesi sanno offrire al mondo».

Info: la mostra è aperta da mercoledì a domenica dalle ore 9.30 alle 12 e poi dalle 15 alle 17.30; vi si accede con il biglietto per la visita al Museo Diocesano. Per tre sabati –  7, 14 e 28 marzo – si terranno, sempre alle ore 15, tre conferenze su temi inerenti l’arte indiana.

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