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La minoranza Pd ci riprova: pronti 10 emendamenti per bloccare la riforma del Senato

Creato il 07 agosto 2015 da Andrea86
Nonostante la posizione del governo, 28 senatori dem presenteranno una decina di modifiche al ddl Boschi: dal Senato elettivo, al bicameralismo per le tematiche più importanti e alla riduzione dei parlamentari 
La minoranza Pd ci riprova: pronti 10 emendamenti per bloccare la riforma del Senato
Nonostante la posizione del governo la minoranza Pd non fa un passo indietro e depositerà una decina di emendamenti al ddl Boschi sulle riforme, in particolare sul Senato elettivo.
Obiettivo dichiarato: bloccare la riforma costituzionale attesa da tanto tempo nel nostro paese, nel quale, tutti, a parole vorrebbero superare il bicameralismo perfetto.
Comunque, lo scorso 2 luglio 2015 venticinque senatori di Largo del Nazareno hanno presentato un documento intitolato “Avanti con le riforme costituzionali” «che a tutt’oggi – precisano – non ha ricevuto alcuna risposta dal segretario del Pd e dai presidenti dei Gruppi parlamentari di Camera e Senato».
«In coerenza con i contenuti del documento – spiegano in una nota i senatori Maria Grazia Gatti e Carlo Pegorer – saranno depositati, entro la scadenza del termine fissato, una decina e più di emendamenti, sui quali è stata apposta la firma da 28 senatori».
EMENDAMENTI MINORANZA PD PER IL SENATO: BICAMERALISMO PER MATERIE IMPORTANTI - Le modifiche che la minoranza del Partito democratico propone riguardano l’elettività diretta dei prossimi senatori, la riduzione del numero dei parlamentari, i poteri di verifica, controllo e inchiesta da affidare al nuovo Senato delle autonomie e la riforma del Titolo V.
Insomma, un vero e proprio reset di quanto fatto in questi primi anni di legislatura.
«Partiamo dal convincimento che bisogna superare il bicameralismo perfetto e che è necessario fare presto, certo, ma anche bene e senza negare un serio e approfondito confronto sul nuovo Senato e sugli equilibri complessivi che assumerà il futuro assetto istituzionale, anche alla luce della nuova legge elettorale recentemente promulgata. I principali temi affrontati negli emendamenti – hanno spiegato i senatori della minoranza dem – riguardano l’elettività diretta dei prossimi senatori in concomitanza con l’elezione dei Consigli regionali, la riduzione del numero dei parlamentari, i poteri di verifica, controllo e inchiesta da affidare al nuovo Senato delle autonomie e la riforma del Titolo V».
EMENDAMENTI MINORANZA PD PER IL SENATO: BICAMERALISMO PER MATERIE IMPORTANTI - «Quanto al sistema delle garanzie, a nostro giudizio, andrebbero corrette – sostengono i senatori della minoranza – le modalità di elezione del Presidente della Repubblica e dei giudici della Corte Costituzionale, per evitare che il vincitore del premio di maggioranza assegnato dall’Italicum possa eleggersi da solo o quasi anche i principali organi di garanzia istituzionale». «Ci sembra anche opportuno – concludono i senatori democratici – che alcune limitate e qualificate materie conservino una lettura bicamerale: leggi elettorali nazionali, temi di natura etica, amnistia e indulto, diritti delle minoranze, dichiarazioni di guerra e libertà religiosa».
(foto d’archivio Franco Origlia/Getty Images)
Fonte: Giornalettismo

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