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La misoginia di chi sostiene la pubblicità sessista

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Alcune donne sono andate a protestare sulla pagina dell’azienda che ha commissionato il Workshop. Quella che vedete in alto è una della campagne che hanno utilizzato per pubblicizzare i condizionatori. Uno dei sostenitori della Minus Energie, un “minus habens” ha aggredito le utenti che lamentavano l’uso delle donne  in pubblicità ricevendo insulti di una misoginia inaudita, desiderando perfino le carceri per quelle che non stanno al loro posto accettando di essere rappresentate in quel modo, insomma un modello sociale molto simile ai Paesi arabi con l’unica differenza è che lì le carceri sono aperte conto le donne che si tolgono il burqa (ma tra nudità forzata e burqa il passo e breve, sono due facce opposte della stessa medaglia!).

La misoginia di chi sostiene la pubblicità sessista

La misoginia di chi sostiene la pubblicità sessista

Poi spunta questo gruppo troll. Chi monitora le nostre proteste? Troll a parte, la cosa interessante è che certe “persone” ci mettono la faccia, nome e cognome per insultare tutto il genere femminile che si è rotto di vedersi sempre valorizzata in quelle qualità che tanto piacciono a quei maschilisti che ci vedono buone solo a letto.

C’è una bella differenza tra la libertà di svestirsi e quella di apparire come oggetto, l’ultima è diventata ormai una dittatura a morte chi non ci sta, una repressione che ormai ha dato coraggio a certi individui di mettere prue la loro faccia. Mettiamoci pure la nostra per dire no, perchè mettere la faccia è un atto rivoluzionario contro chi ci vede solo culo e tette.

Mary



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