La moda e i suoi misteri

La moda è qualcosa di opinabile e del tutto soggettivo, l'abbiamo già detto.
Ciò nonostante, trovo che sia un aspetto del nostro vivere piuttosto importante: attraverso i nostri abiti noi esprimiamo noi stessi e il nostro modo di stare nel mondo.
Da nemica giurata di ogni tipo di brand - neppure sapevo cosa significasse brand - sono diventata, negli ultimi tempi, vorace osservatrice delle tendenze modaiole dei miei coetanei, ragion per cui ho letto qualche articolo in più al riguardo, mi sono documentata, ho imparato qualcosa di nuovo.
Poi qualche giorno fa mi sono iscritta a questo sito, Fashiolista, una specie di social network, a dire il vero, in cui ci si crea il proprio profilo e si condividono con gli altri utenti i propri abiti o accessori preferiti.
Ora, è pur vero che il sito tende a rendere visibili l'un l'altra le persone con gusti più affini, ma devo dire che dando uno sguardo molto generale, il modo di vestire dei miei coetanei è molto meglio di come l'avevo immaginato.
D'altra parte però una nota dolente c'è, come al solito, ovvero quella dell'abbigliamento alternativo: tranne pochissime eccezioni, la maggior parte degli utenti non ha fra le sue scelte capi dark, goth, visual kei e compagnia. Ciò che noto, al contrario, in questa mia seppur superficiale incursione nel mondo della moda, è la tendenza al più che sobrio, quasi all'invisibile: colori pallidi come bianco, avorio, beige, rosa, volumi piuttosto ampi soprattutto per maglie, maglioni e camicie, al contrario rigorose aderenze fra i pantaloni - molto anni '80 - e gli ormai onnipresenti leggins, le gonne e gli abiti sono preferite ai pantaloni e per quanto riguarda i bijoux è decisamente tornato di moda il vintage e il color ottone ha spodestato gli ori e gli argenti. Le scarpe, al contrario, tendono all'eccessivo: tacchi molto alti, plateaux, fiocchi, colori accesi o motivi particolari bilanciano l'anonimità di tutto il resto.
Ovviamente questa è soltanto una sottilissima linea generale che molto spesso cambia rotta a seconda del gusto personale.
Ad essere sincera lo stile un po' etereo non mi dispiace, nonostante non faccia al caso mio e non lo vestirei.
Ciò che prediligo, come ho già avuto modo di spiegare più volte, è tutto ciò esca fuori dagli schemi e con questo non penso soltanto a brand doc come Demonia, Iron First o Westwood: anche il look alternativo, a volte, se non è portato con disinvoltura può apparire banale e di nessun rilievo.
Il mio invito a tutti coloro i quali si sentono sospesi fra la moda comune e quella alternativa - per ragioni di adattabilità o più semplicemente di reperibilità o di possibilità economica - è di restare comunque se stessi: seguendo questa via non si potrà sbagliare.
Dobbiamo attingere a tutti gli stili che ci sono congeniali e non cedere completamente a nessuno e sperimentare, mescolare: un invisibilissimo maxi pull beige può accendersi di vita se portato sopra un look total black, ad esempio: maglia e leggins aderenti e stivali alti Demonia e per finire un bel cappello a falde o una bombetta.