Una delle cose più belle della moda dell’ultimo decennio è l’assoluta libertà che la contraddistingue. Quand’ero ragazzina, ad esempio, tutte le mie compagne di classe sfoggiavano quegli (a mio avviso) orrendi jeans elasticizzati
Fortunatamente le cose adesso sono cambiate. Esiste il concetto di trendy, per
carità, esiste un’idea di cosa è fashion e cosa no, ma l’essere alla moda o meno non è più un concetto identificabile in uno schema ben preciso. Non esiste più un abbigliamento prettamente alla moda: tutto è concesso e niente è escluso. Esiste il bello, come esiste il meno bello. Esistono pezzi più o meno chic e stilosi. Esistono i must ed esistono gli out. Ma nessuno si gira più a guardarti trattenendo una risata se non indossi l’ultimo cappotto in voga in tutti i negozi, il camperos e la zeppa ultratrendy o la pochette Chanel. C’è assoluta libertà di
indossare ciò che si preferisce (a parte la tuta in acrilico e i panni in cotone sintetico cinese del mercato, ovviamente
A fare davvero la differenza, oggi, è la ragazza che sa indossare esclusivamente quello che le sta bene, che sa cosa la valorizza e che sa come inventare uno stile pur non possedendo una carta di credito. La ragazza “veramente alla moda” è la ragazza spontanea, naturale e fiera di ciò che crea e non di ciò che le dicono di indossare. La ragazza veramente alla moda è la ragazza che veste l’anima. Non il corpo. E ricordate: talvolta ad essere più ridicole sono quelle donne che, marcate da capo a piedi, ostentano l’intero contenuto del proprio armadio come avessero vinto l’ultimo concorso di Cosmopolitan (avete presente quelle che
portano le mappe geografiche anche sulle mutande e che non vanno a fare spesa se non indossano una Tod’s o un bauletto Burberry? Ecco quelle).