L’annuncio clamoroso, dato senza preavviso, dal Papa stesso, sottolinea il gesto moderno e sensazionale del pensionamento volontario, pronunciato in latino. Un colpo di fulmine nelle stanze del Vaticano che ci costringe a prendere nota che quest’uomo, settantaseienne, ha deciso che il peso degli anni e degli affanni legati al ruolo del pontefice con tutto ciò che comporta essere a capo della Chiesa cattolica in questo mondo connesso e globalizzato non gli poteva più essere affidato. Contrariamente alla nostra memoria storica, gli altri papati hanno concluso la loro missione con la loro presenza terrena, anche quando non erano più in grado di guidare i fedeli, deteriorati dalla malattia. È la prima volta in tempi moderni, il primo Papa a dimettersi dopo Gregorio XII nel 1415, che scelse di abbandonare il pontificato, sei secoli fa, durante il cosiddetto Scisma d’Occidente, quando il primato sulla Chiesa cattolica era rivendicato dal clero avignonese. È la prima volta che succede una cosa del genere nei tempi moderni, caratterizzati da pontefici che sono morti quando erano ancora in carica. Il suo papato, teso, difficile, vissuto da intellettuale, privo della carica del suo predecessore si conclude lucidamente con l’ammisione pubblica di non più in grado di portare avanti i suoi doveri. Onore al merito. Nel lontano 19 aprile del 2005 si presentava al mondo con il nome di Benedetto XVI, la scelta del nome, con il senno di poi, si è rivelata
Un gesto rivoluzionario, forte che “ha dentro delle cose significative – afferma l’ospite in studio, Alberto Melloni, vaticanista del Corriere della sera – viviamo in un tempo dove la gente rimane abbarbicata anche a poteri piccolissimi e la rinuncia ad un potere così grande da la dimensione di quanta libertà interiore può nascere dalla fede cristiana”. Un gesto che prende atto che la Chiesa moderna ha bisogno di un uomo forte, lucido, che deve avere la chiave di una visione futura di dove far arrivare la nave della Chiesa.
Inevitabile il collegamento con il meccanismo del governo. In un panorama politico caratterizato dalla longevità e dove le uniche novità sono da attribuire alle “promesse shock” questo esempio di presa di consapevolezza dovrebbe scuotere le coscienze politiche che hanno la responsabilità di condurci nel futuro. Prendere esempio che l’impegno è cosa seria e la responsabilità nello scegliere il bene della comunità, è soggetto anche alle regole del tempo.