Autore: Renée Ahdieh
Editore: Newton Compton
Anno: 2016
Pagine: 384
Prezzo: 10,00
Trama:
Al calar del sole sul regno di Khalid, spietato Califfo diciottenne del Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona.Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere dopo aver consumato le nozze, prima che arrivi il nuovo giorno. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest’angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del Califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola: finirà per innamorarsi proprio di Khalid, che in realtà è molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per interrompere una volta per tutte questo ciclo che sembra inarrestabile. Avevo già adocchiato questo libro in lingua, prima di tutto per la copertina meravigliosa, che per fortuna hanno mantenuto anche nella versione italiana, e poi per i commenti letti al riguardo che erano davvero positivi. Quando poi è uscito, anche se il titolo scelto non mi faceva impazzire (nè questo, nè quello scelto precedentemente), la trama invece mi incuriosiva tanto, e seguendo il blogtour ho letto così tanti pensieri meravigliosi su questo romanzo, che ho comprato subito l'ebook, curiosissima di leggerlo.
Che dire riguardo questo libro, la trama appunto mi ispirava tanto, però non era proprio facile da trattare come storia, perchè racconta di Shahrzad, una ragazza sedicenne che ha deciso di compiere una scelta molto difficile, ovvero diventare moglie di Khalid, il Califfo del Khorasan. Cioè che la spinge tra le braccia di questo crudele ragazzo, che si dice abbia ucciso ognuna delle sue mogli, è proprio il fatto che Shiva, migliore amica di Shahrzad, è stata tra le vittime di Khalid, e lei vuole vendetta per la sua amica.
La moglie del Califfo, è il retelling di Le mille e una notte, e devo dire che, pur non conoscendo benissimo la storia originale, per come l'autrice tratta l'ambientazione e le atmosfere nella sua storia, direi che è un retelling molto ben fatto.
Quello che mi ha colpito maggiormente, è proprio la bravura e l'accuratezza dell'autrice, nelle descrizioni. Io amo le storie con descrizioni ben fatte, amo quando sono così vivide che riesco veramente a vedere quello che vede la protagonista, così da vivere la storia a 360°. Spesso però, ci si ritrova davanti a descrizioni che si dilungano anche troppo, così corpose da risultare pesanti. Questo non è il caso, perchè l'autrice scende nei dettagli, ma in modo eccellente, ed insieme all'accurato approfondimento culturale, possiamo scoprire, oltre alla meravigliosa ambientazione interna ed esterna, con i sfarzosi saloni e i palazzi luminosi e lussuosi, anche gli indumenti, i gioielli, il trucco e il cibo tipico.
Ci troviamo di fronte ad una storia, nella storia, come nell'originale, perchè nel corso del libro, è proprio la protagonista, a raccontare a Khalid, alcune interessanti storie.
L'elemento che mi ha convinto si e no nel corso del romanzo, sono i personaggi.
Sono ben strutturati, e caratterizzati, anche quelli secondari, però, alcune scelte di Shahrzad non le ho condivise.
Nel senso che, avrei sviluppato in modo meno repentino, il suo sentimento nei confronti di Khalid, perchè all'inizio c'è questo fortissimo senso di vendetta, per Shiva e per tutte le altre ragazze, e lei è così furba, determinata e coraggiosa, che vederla cadere in preda ai suoi sentimenti, modo così veloce, mi ha un po' stupito. Anche perchè Khalid, fino a che non si scopre la verità, e quindi non si scopre qualcosa su di lui, sulle scelte che ha dovuto compiere, e sul suo vero carattere, è abbastanza apatico, e un po' indifferente.
Poi, quando viene alla luce la verità, da lì in poi, ho iniziato ad apprezzare molto di più il suo personaggio, ed è da metà libro in poi, infatti, che la storia ha iniziato a prendere più ritmo e mi ha coinvolto molto di più.
Ecco, quindi, personalmente, avrei fatto nascere e crescere il sentimento tra i due ragazzi, in modo più graduale avrei tenuto Shahrzad combattiva un po' più a lungo!
♥♥♥♥