18 marzo 2013 Lascia un commento
La Loren, bella quanto grintosa, esordisce malmenando l’uomo fedifrago che l’ha ingannata per quattro lunghi anni ma la rabbia si esaurisce nello sconforto e prima di farla finita chiama una linea telefonica di "voce amica" dove entrera’ in contatto con Mastroianni, voce suadente e bella presenza, col piccolo difetto di essere prete.
Quando i due s’incontreranno sara’ grande amore ma non abbastanza grande da cancellare la fede di lui, con tutti i problemi che ne deriveranno.
Risi, Maccari, Zapponi e il team dei testi, e’ in forma come non mostrava da tempo e piu’ di una battuta e’ fulminante, il film corre veloce senza intoppi e divertendo non poco ma e’ anche giusto aggiungere che il merito della buona riuscita va in gran parte ai protagonisti, quella straordinaria coppia Loren e Mastroianni che sotto molti punti di vista, non ha eguali nella storia del cinema. La chimica tra i due e’ stupefacente, meccanismo ad incastro senza imperfezioni, non si potrebbe credere siano semplici colleghi di lavoro nell’esibire un’affinita’ di coppia fenomenale, amplificata dalla comune presenza scenica che definire perfetta significa sminuire la perfezione.
Se il soggetto stimola e l’interpretazione esalta, la sceneggiatura nel compimento finale, purtroppo affonda nel modo piu’ insensato restando funzionale solo all’idea di critica incondizionata al clero ma e’ una pratica che si risolve in pochi minuti e rimane il resto del film col quale sorridere e divertirsi.
Ecco, basta non farne un trattato e il film riprende il giusto tono e il giusto modo per essere visto.