La moglie di Iachini: “Beppe è testardo, generoso e buono” - “Beppe studia tanto e guarda tante cassette”

Creato il 07 marzo 2015 da Univeryo7p
Intervistata dal Corriere dello Sport, Antonella Bartolini, moglie di Iachini, ha parlato così di suo marito e di un suo progetto: “Progetto “Iachini Summer camp”? E’ nato per i bambini, 14 anni fa. E’ un campo estivo ed era il sogno di Beppe portare i ragazzini ai tempi delle piazze e delle parrocchie. Tutti dovrebbero poterlo fare, anche i meno fortunati. Allenare una big? Io tifo per mio marito, il mio cuore batte solo per lui. In cucina Beppe mi apprezza, per non parlare di quando gli preparo una torta al cioccolato! Tre parole? E’ testardo, generoso e buono”.
Intervistata dal Corriere dello Sport, Antonella Bartolini, moglie di Iachini, ha parlato così di suo marito: “Sono battagliera e guai se non lo fossi! Ho tre figli maschi e sono l’unica donna in casa. Guido io la famiglia perché Beppe ha i suoi impegni. Sono rimasta la persona discreta di sempre, anche quando vado allo stadio. So che in tribuna non siamo al salone della moda. Le ragazze, invece, cercano sempre un confronto per chi ha scarpe o borsa migliori. Prima e dopo? Rispetto al calciatore, l’allenatore ha più responsabilità. Io mi sono adattata. Prima però c’era un rapporto con il mondo, con i compagni e i giornalisti. Adesso è tutto asettico. Beppe però non si limita alle due ore di allenamento e basta, “studia” tanto e guarda molte cassette. Prima le mogli di Batistuta e Volpecina dormivano da noi, una volta a settimana si cenava tutti insieme. Oggi non più e non nego che mi piacerebbe stare un giorno con tutta la squadra come una volta”.
“Sapevo che Beppe avrebbe fatto bene a Palermo”
Intervistata dal Corriere dello Sport, Antonella Bartolini, moglie di Iachini, ha parlato così di suo marito e dei suoi figli: “I miei figli sono giovani e amano i social. Non sono tifosi, ma figli di Iachini e a volte possono esagerare con una battuta. Allo stadio mi limito, ne sento di tutti i colori ma mi trattengo. Però Beppe è stato sempre amato, solo a “Marassi” gliene dicono qualcuna quando è contro il Genoa, e allora lì non lo accompagno perché non potrei stare zitta. Quando dicevano che non era allenatore di A lo confortavo e lo rassicuravo dicendogli che si sarebbe preso le sue soddisfazioni e così è stato. Non pensavo però di tornare a Palermo così presto e sapevo che sarebbe andata bene qui. Io non ne capisco niente di calcio e non potrei dare giudizi e non lo farei a priori. Ne parliamo con i figli a tavola e si chiude lì”
Fonte: Stadionews.it


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