A tutti gli amanti del Teatro di prosa, oggi voglio consigliare uno spettacolo da non perdere assolutamente.
Si tratta di una nuova produzione de La Fabbrica illuminata :MARX, LA MOGLIE E LA FEDELE GOVERNANTE che ha come protagoniste due donne, SIMONA GUARINO ed ELENA PAU (nella foto, attrice – cantante che conosceremo meglio nei prossimi giorni).
L’autrice è Adele Cambria che ci racconta così la sua opera :
“MARX, LA MOGLIE E LA FEDELE GOVERNANTE mi è stato ispirato da una frase di Lenin che, compilando la voce “Carlo Marx” per l’enciclopedia Grenat aveva ipocritamente racchiuso in tale formula quelle due esistenze, interamente devolute alla gloria del socialista scientifico, nella persona del suo fondatore: “Fu seppellito insieme alla moglie e alla fedele domestica Helen Demuth, che era quasi persona di famiglia, nel cimitero di Highgate a Londra”.Ed ecco dunque due personaggi – la moglie e la serva, la baronessa prussiana, Jenny Von Westphalen e la contadina Helen Demuth – appaiate, accomunate dall’identico “destino” di donne dell’Eroe, ma ciascuna al suo livello, al suo posto; ecco la loro doppia, complessa relazione, l’amorosa solidarietà di sesso, rilegata e conflittuale nell’aristocratica Jenny, spontanea, generosa ed umile, nella contadina Helen.
Contraddizioni che, all’epoca, certo non potevano essere avvertite dalle donne se non confusamente.
Ma sarebbe stato proprio Marx, mettendo incinta “la serva”, a fare esplodere nella sua fase più acuta la contraddizione, lui che dispiegando per intero e a proprio vantaggio lo status maschile di padrone di entrambe, avrebbe imposto all’una e all’altra l’evidenza del conflitto tragico, subito occultato, tra uguali/diverse e rivelando insospettate componenti di eros, di desiderio. Avendo scelto, per parlare di Marx, l’ottica dal basso, e cioè un Marx guardato dal punto di vista dell’unica proletaria di casa, ovvero della “fedele governante” Helen Demuth, mi son trovata nella necessità di ricostruire e quindi di inventare sia le parole di Helen (che ovviamente non scriveva né lettere né diari), sia il suo vissuto interiore: mentre per le vicende della sua esistenza avevo sufficiente, seppur non ampia, documentazioni, reperita leggendo tutta la “letteratura” su Marx.
Con il particolare, però, della censura operata da tutta la storiografia ufficiale relativamente al figlio che Helen ebbe dall’autore del Capitale: una censura che è durata più di cento anni, e che è stata rimossa solo dal 1962.
La scelta di guardare Marx dal basso non aveva né intenti demagogici, né, ancor meno, di maldicenza servesca: e specialmente quest’ultimo obiettivo è stato attribuito (in malafede per lo più) all’ottica femminista.
E invece no: non ci è mai interessato omettere, come si dice, il grand’uomo in mutande, né ci appartiene la filosofia del buco della serratura.”
La regia è di Marco Parodi, la direzione musicale di Corrado Aragoni, le scene e i costumi di Luigi Perego.
CAGLIARI – SABATO 10 dicembre, al piccolo Auditorium di Piazzetta Dettori ore 21
Biglietto intero 10 euro
Biglietto ridotto 6 euro (per i soci della Fabbrica Illuminata e per i titolari di carta junior e senior)
Per info: 070 489114 – 3200667190
Questo articolo è stato pubblicato il Martedì, Dicembre 6th, 2011 alle 08:25 e archiviato in Argomenti vari, Musica, Spettacoli, Teatro. Puoi seguire i commenti a questo articolo utilizzando RSS 2.0 feed. Puoi lasciare un commento, o un trackback dal tuo sito.