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La Moldavia affronta la pressione russa contro l’integrazione europea

Creato il 26 maggio 2014 da Conflittiestrategie

 

[Traduzione di Redazione da: Moldova Faces Russian Pressure Against EU Integration | Stratfor]

Riassunto

Mentre sull’Ucraina tra la Russia e l’Occidente persiste una situazione di stallo, le tensioni sono cresciute fino a comprendere la Moldavia, paese confinante dell’Ucraina che come l’Ucraina sta facendo sforzi per integrarsi maggiormente con l’Occidente. Le recenti esercitazioni militari russe tenute il 25 marzo nella regione secessionista moldava della Transnistria hanno alimentato queste tensioni. La Russia ha molte leve economiche, politiche e di sicurezza da impiegare in Moldavia in risposta ai suoi sforzi di integrazione con l’occidente e la Russia può usare la sua influenza per destabilizzare il paese, se non per far fallire del tutto i suoi tentativi di integrazione.

Analisi

La Moldavia è stata, dopo l’Ucraina, il paese dove era più logico e prevedibile attendersi una crescente competizione tra la Russia e l’Occidente nella ex periferia sovietica. La Moldavia ha compiuto sforzi per costruire legami più stretti con l’Unione Europea, soprattutto lavorando per la firma del trattato di cooperazione con la UE e gli accordi di libero scambio. La Moldavia ha siglato in via preliminare questi accordi nel novembre 2013 al vertice di Vilnius, durante il quale l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich ha respinto le offerte, e ora è attesa per la sua sottoscrizione definitiva nel mese di giugno, insieme alla Georgia. Il governo moldavo ha inoltre sostenuto la rivolta filo-occidentale in Ucraina ed è stato un forte sostenitore delle ambizioni del governo ucraino alla firma degli accordi con la UE.

La Russia è rimasta molto preoccupata di questi sviluppi. Come per l’Ucraina, gli interessi strategici della Russia hanno bisogno che la Moldavia rimanga un paese neutrale e non una parte del sistema di alleanze occidentali. Pertanto è probabile che la Russia agisca per minare gli sforzi moldavi di integrazione con l’Occidente proprio come sta facendo in Ucraina, e Mosca ha diverse leve che può utilizzare a tal fine.

La Russia è in grado di applicare lo stesso tipo di restrizioni commerciali come ha fatto per l’Ucraina, in risposta a qualsiasi progresso degli sforzi di integrazione della Moldavia nella UE. La Russia ha già periodicamente tagliato le importazioni di vino moldavo, che costituiscono circa il 10 per cento del PIL della Moldavia. E’ probabile che la Russia inasprisca tali restrizioni commerciali nel caso in cui la Moldavia sottoscriva gli accordi con la UE. Dato che l’Unione Europea ha già aumentato le sue importazioni di vino moldavo per compensare le perdite sul fronte russo e che l’economia della Moldavia è molto piccola, con un PIL di soli $ 15 miliardi circa, l’Occidente potrebbe mitigare gli effetti di tali restrizioni commerciali, anche se non completamente, soprattutto in altri settori come l’agricoltura e l’energia.

Politicamente, la Russia ha legami molto forti con il Partito Comunista della Moldavia, che è attualmente all’opposizione ma rimane il più grande partito nel parlamento moldavo. Mentre il governo dell’Alleanza per l’Integrazione Europea ha guidato gli sforzi moldavi di integrazione nella UE, la Russia detiene ancora un’influenza considerevole nel paese attraverso il Partito Comunista e altri partiti minori come il Partito Socialista della Repubblica di Moldavia. Mosca può creare una forte pressione politica e sociale in Moldavia alimentando e sostenendo le proteste contro il processo di integrazione europea del governo, proprio come ha reso difficili le cose al nuovo governo ucraino, incoraggiando le proteste nel sud e nell’est dell’Ucraina. Mentre ciò non può impedire la firma degli accordi comunitari, può risultare un fattore destabilizzante per il paese da qui in avanti, soprattutto nella regione autonoma della Gagauzia, che ha preso le distanze dall’integrazione nell’UE.

Europa e Russia competono in Moldavia

La più importante fonte di pressione su cui può agire la Russia è in Transnistria. La Transnistria è una regione separatista moldava che è stata sostenuta dalla Russia fin dalla sua indipendenza de facto, risultato di una guerra durante i primi anni del periodo post-sovietico. La regione non è solo supportata finanziariamente e politicamente da Mosca, ma ospita anche circa 1.400 militari russi e altre truppe allineate con Mosca. Le truppe russe in Transnistria sono composte da un battaglione dell’ex 179° Reggimento di Fanteria Meccanizzata, e anche se la Russia sostiene che le sue truppe non hanno attrezzature pesanti nel territorio, la Transnistria si è fornita di carri armati, artiglieria e altri mezzi pesanti provenienti dalla ex 14° Armata Sovietica, da cui anche le attuali unità russe in Transnistria provengono.

Sin dalla rivolta ucraina e dal successivo intervento militare russo in Crimea ci sono rapporti non confermati che la Russia sta consolidando e rafforzando la sua presenza militare in Transnistria. Questo ha sollevato in Moldavia timori che la Russia possa intervenire militarmente per dissuadere la Moldavia dal procedere con l’integrazione europea, con la capitale Tiraspol della Transnistria a soli 75 chilometri (47 miglia) circa dalla capitale moldava, Chisinau. Tuttavia, come in Ucraina, la Russia probabilmente si asterrebbe da un intervento militare diretto, soprattutto perché le operazioni militari in Moldavia sarebbero più complicate che in Crimea data la distanza dal territorio russa e la necessità di sorvolare lo spazio aereo ucraino o rumeno per trasportare truppe in Transnistria. E ‘più probabile che la Russia userà la sua presenza militare in Transnistria come minaccia di ulteriore proiezione di potenza per scopi politici.

Eppure, la Moldavia ha poche difese contro la minaccia militare russa. Il paese non è un membro della NATO e quindi non è parte del trattato di difesa collettiva dei suoi membri. E anche la Romania, che ha legami storici con la Moldavia ed è stata la più forte sostenitrice dei suoi sforzi di integrazione occidentale, ha ammesso che non è nella posizione di difendere il paese in caso di un intervento militare russo. Invece, il presidente romeno Traian Basescu ha invitato la NATO a “riposizionare le proprie risorse” in risposta alle recenti operazioni militari della Russia. Inoltre, la Russia ha l’opzione aggiuntiva di poter in teoria annettere la Transnistria così come ha fatto per la Crimea.

Pertanto, la presenza russa e il possibile rafforzamento militare in Transnistria, in combinazione con le altre leve politiche ed economiche, garantirà una situazione difficile e potenzialmente destabilizzante in Moldavia da ora in avanti se Chisinau proseguirà con i suoi sforzi di integrazione dell’UE. Infatti, la sostanziale posizione di forza della Russia può alla fine essere sufficiente per far fallire completamente l’integrazione della Moldavia con l’Unione Europea.


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