E se la monnezza, opportunamente differenziata, la facessimo viaggiare sottoterra? Pensate a una città senza cassonetti, senza cumuli di sacchetti, senza camion di raccolta, senza puzza. Utopia? No, realtà, in quasi tutta la Svezia, nel quartiere Nyhavn di Copenhagen, a Palma di Maiorca e – tra qualche giorno – anche in Francia, a Romainville, banlieue parigina. Il partner locale Veolia del gruppo svedese Envac ha installato il suo sistema automatizzato di raccolta pneumatica dei rifiuti in due quartieri della cittadina. Un servizio per 5800 abitanti e 2600 case, con 106 punti di raccolta che affiorano come periscopi sui marciapiedi.
Le nostre città
Sotto le strade corrono quattro chilometri di tubi che trasportano i rifiuti (esclusi vetro e ingombranti) al centro di raccolta alla velocità di settanta chilometri orari. Tutto il sistema è sigillato e filtrato, con contenitori pneumatici che non rilasciano sostanze e odori nell’atmosfera. All’arrivo a destinazione, i container vengono trasferiti a termovalorizzatori e centri di riciclaggio.
Come potrebbero essere...
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L’operazione Romainville è costata 8,3 milioni di euro. 2,5 milioni li ha sborsati il Comune, gli altri sono arrivati da varie agenzie pubbliche. L’investimento è notevole, ma il risparmio è garantito, per l’ambiente, l’arredo urbano, il personale impegnato nella raccolta tradizionale, l’uso dei camion, eccetera. Il sistema funziona 24 ore su 24 e gli effetti positivi si ripercuoteranno su tutta la filiera. Altre città vicine stanno decidendo di aderire al progetto e collegarsi alla rete sotterranea.
La monnezza sotto terra
Il sistema di trasporto sotterraneo dei rifiuti non è prerogativa della svedese Envac. Anche il gruppo finlandese MariMatic ha una sua soluzione, il MetroTaifun Metropolitan Waste Collection System.
Altro che utopia, se si considerano i costi esorbitanti della monnezza all’italiana (discariche, malavita, paesaggio degradato, eccetera). Napoli docet.
Questo video è quanto mai esplicativo: