La monotonia di Monti

Il multimilionario Monti è sicuramente una brava persona. Come tutti i multimilionari però, ha il difetto di non avere la più pallida idea di che cosa voglia dire essere un lavoratore dipendente, subordinato.
E certo che è monotono fare sempre lo stesso lavoro! Anzi, diciamola tutta, è proprio una grandissima rottura di palle alzarsi ogni mattina e recarsi nel solito ufficio o nella solita fabbrica a fare sempre le stesse cose. E' una scocciatura, è una seccatura, è una grandissima noia, eguagliata solo dalle performance televisive dell'ormai onnipresente premier che passa da porta a porta-che tempo che fa-in mezz'ora-otto e mezzo-matrix-tiggìuno-tiggicinque, manco fosse un Silvietto qualsiasi.
E chi non vorrebbe cambiare lavoro quando il proprio diventa monotono? Sai quanti vorrebbero mandare a quel paese il capo e andarsene bellamente a lavorare nell'azienda concorrente? E quelli che lancerebbero il computer fuori dalla finestra? E sai quanti metterebbero volentieri la testa nel tornio o sotto la pressa per non pensare più alle fatiche quotidiane?
E allora quelli che aspettano ogni giorno che arrivino le 18 (quando va bene...), che tirano un sospiro di sollievo il Venerdì pomeriggio, che attendono un anno intero per poche settimane di ferie (per chi se le può ancora permettere!)?
Macchè stupidi che sono! Come hanno fatto a non pensare che basta cambiare lavoro?
E ci voleva prorpio il multimilionario Presidente del Consiglio per ricordarlo?
O c'è in ballo qualcosa di più grosso?
Ma per fortuna stavolta si arrabbiano anche "i nostri", per non parlare dell'insurrezione della rete.
Speriamo bene.