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La morte ci sfida di Joe R. Lansdale

Creato il 07 novembre 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Joe Richard Harold Lansdale (Gladewater, 28 ottobre 1951) è uno scrittore statunitense che spazia dal thriller, al noir, al drammatico, all’horror fino alla fantascienza. I fumetti e la fantascienza. Appassionato di arti marziali, deve molta della sua fama alla fortuna serie di noir con protagonisti Hap e Leonard, ma in Italia sono stati tradotti anche molti altri dei suoi romanzi e racconti. Da alcuni di questi sono stati tratti film e fumetti.

 

La morte ci sfida di Joe R. Lansdale
Titolo: La morte ci sfida
Autore: Joe R. Lansdale
Edito da: Fanucci
Prezzo: 9,90 €
Genere: Horror
Pagine: 213 p.
Voto:
La morte ci sfida di Joe R. Lansdale

La morte ci sfida di Joe R. Lansdale
La morte ci sfida di Joe R. Lansdale

Trama: Un guaritore indiano lancia la sua maledizione per vendicare l’assassinio della moglie: un’epidemia semina la morte tra gli abitanti di Mud Creek, facendoli diventare degli zombi. A risolvere la situazione ci penserà il reverendo Jebidiah Mercer, armato di fede e di un revolver calibro .36.

Recensione:
by Hydra

La morte ci sfida (titolo originale Dead in the West) è stato pubblicato in Italia da un paio d’anni, ma in realtà risale al 1983 e, come specifica nella prefazione lo stesso Lansdale, non si tratta di una storia con pretese di ricercatezza o profondità.

E’ una sorta di omaggio a certi filmacci di serie Z che gli hanno ispirato anche romanzi ben più famosi, come la serie La notte del drive-in, e se avete presente il genere sapete cosa aspettarvi: una trama horror semplice e lineare, tanto sangue e tante botte. Esattamente come un b-movie, solo che qui le battute e le scene le ha scritte Lansdale, risparmiandoci gli effetti speciali di quart’ordine e la recitazione stile attori presi dalla strada.

Per quanto possa essere scritto bene, se non conoscete un minimo cosa significa guardarsi un b-movie e soprattutto se non trovate simpatico il genere, La morte ci sfida vi sembrerà una storiella banale, poco divertente, inutilmente condita da violenza e brutte parole, che in sostanza lascia ben poco.

Per un simpatizzante di certi horror, invece, già la trama da sola risulterà gustosissima: il prete poco prete armato fino ai denti che con una mano ti spezza e con due piedi ti riduce ancora peggio si fa sempre gradire e zombie e vecchio West messi assieme suonano da favola (se apprezzate queste idiozie, guardatevi Bubba Oh-Tep, film tratto dall’omonimo racconto, dove l’abbinamento stavolta è mummia assassina e ospizio).

Il bravo conoscitore del genere sa già come probabilmente andrà a finire, per chi invece fosse un neofita di solito la formula è: muoiono tutti o quasi tutti. Non è quindi una storia che riveli grandi sorprese o colpi di scena, ma solo tanta azione, ironia e qualche scena di tensione.
Just for fans (dei b-movie o di Lansdale), rigorosamente armati di popcorn.


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