La morte di Antonio Tabucchi a Lisbona

Creato il 26 marzo 2012 da Mondoinformazione @matteopartenope

Muore a 68 anni Antonio Tabucchi

Domenica mattina 25 marzo, la morte a Lisbona di Antonio Tabucchi.

Malato di cancro si è spento in questa città portoghese cui lui era molto legato. Città d’origine della moglie dello scrittore, nella quale  Tabucchi viveva in alternanza con la Toscana, e in cui giovedì si svolgeranno i funerali

Grandissimo esperto e traduttore del poeta Fernando Pessoa,  professore di lingua e  letteratura portoghese, scrittore di fama internazionale, tra i suoi libri: Notturno indiano portato sugli schermi cinematografici con un film di Alain Corneau e per il quale ricevé in Francia il Prix Medicis, per il miglior romanzo straniero, Sostiene Pereira, del 1994 con cui vinse il premio Campiello e da cui fu tratto un film con Mastroianni, solo per citare due titoli tra i tanti…

Il primo libro Piazza d’Italia del 1975, l’ultimo, dello scorso anno, Racconti con figure.

Ma Tabucchi non era solo un letterato. Appassionato di politica, è stato un uomo del suo tempo, critico e impegnato, e il protagonista  del suo libro Sostiene Pereira diventa il simbolo della difesa della libertà d’informazione per gli oppositori di tutti i regimi antidemocratici. In Italia, durante la campagna elettorale, intorno al libro si aggrega l’opposizione contro Silvio Berlusconi.

La stampa intera rende omaggio all’autore scomparso.

. «Ci ha lasciato un amico, un compagno di strada, un uomo che è stato dentro il suo tempo con passione e rabbia, un intellettuale europeo, un grande scrittore» si può leggere  sul sito internet della Feltrinelli, «Si è spento nella sua Lisbona, la sua seconda patria, la casa dei suoi cari, la casa dei suoi poeti più amati»

Piccolo omaggio personale

Toscano come me, poco lontani, eppure non è nel  patrio suolo che ci siamo incontrati.

È  qua in Francia che ho fatto la sua conoscenza grazie alla Prof dalla chioma fiammeggiante, un misto di colori di autunno canadese, di lingue di fuoco del drago di San Giorgio e della passione con cui questa Insegnante (con la I maiuscola)mi ha fatto avvicinare, scoprire, amare questo autore, di cui lei è una grande appassionata e specialista.

Non posso pensare a Tabucchi senza avere un pensiero per la mia Prof, che immagino profondamente toccata da questa perdita,  attristata …e come non esserlo!

Tabucchi è morto oggi, una luminosa domenica di fine marzo in una Lisbona che sicuramente “sfavillava”in questo inizio di primavera….

Penso che tanti, e meglio di me, saranno capaci di parlare di questo autore, tracciarne un ritratto, ricamare un panegirico.

Lascio loro volentieri la parola.

Il mio è, e vuole essere, solo un piccolo, minuscolo omaggio a questo scrittore che ha incrociato il mio cammino, scompigliandomi capelli e idee con la leggerezza di una piuma di un angelo nero, in una sequenza di piccoli equivoci senza importanza, ma tutti uniti da un filo invisibile, quel filo che annoda i pensieri, li inanella con i ricordi e si perde nell’orizzonte sfumato ….



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