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“La morte ha l’oro in bocca” di Nicola Rocca: un nuovo cupo ed avvincente giallo da svelare

Creato il 27 gennaio 2016 da Alessiamocci

“Un lungo sospiro. L’uomo si sveglia. Qualcosa non va. Si sente debole, intiepidito. La testa gli gira, come se si fosse appena svegliato dopo una sbronza colossale. Anzi, gli fa male. Proprio dietro, appena sopra il collo. D’istinto cerca di sollevare una mano verso il punto dolente, nel tentativo di massaggiarlo. Non può. È bloccata. Un rumore metallico gli arriva alle orecchie. Tira più forte. Ma che diavolo…?”

L’abbiamo conosciuto inizialmente con “Frammenti di follia”, poi con “Cold case – Il diario degli omicidi irrisolti” per proseguire infine con “Chi era mio padre?” (Silele edizioni, 2014, primo romanzo in assoluto dello scrittore bergamasco), “L’unica soluzione possibile” e “Un ragazzo sveglio”.

Dopo una serie di racconti ed un romanzo di successo (per oltre un mese ai vertici della classifica Amazon dei libri più venduti) Nicola Rocca (tra i vincitori nel febbraio 2015 del Premio letterario Giallo Club, ottenendo la pubblicazione del racconto breve “Voci”) è tornato alla grande con “La morte ha l’oro in bocca” (novembre 2015), un nuovo thriller che verrà certamente notato dagli appassionati del genere.

Veniamo alla trama. Siamo nel nord Italia, più precisamente Milano. Un uomo viene ritrovato morto nella sua casa in una strana postura e con una cravatta dorata al collo. Forse è stata la moglie che intratteneva già da tempo una relazione extraconiugale? Si potrebbe pensare ciò se qualche giorno dopo non venisse rinvenuto un altro corpo, stessa posizione, stessa cravatta dorata e una piastrina d’oro dentro la bocca. Il killer non si ferma qui ma ad investigare arriva il commissario Walker, uno dei migliori che tra mille peripezie e dolorosi ricordi del passato riuscirà a svelare il mistero.

Un intreccio narrativo niente male che induce il lettore incuriosito a proseguire la lettura in maniera spedita per giungere il prima possibile alla risoluzione del giallo.

Nicola Rocca mostra con questa sua ultima prova la propria crescita; vediamo inoltre come la caratterizzazione dei personaggi sia migliorata notevolmente: meno perfetti del solito ma proprio per questo più reali e che rimangono pertanto impressi nella mente del lettore con maggiore facilità.

Lo stesso è accaduto alla trama che si sviluppa in maniera più lineare nonostante i diversi intrecci che ora non rischiano più di confondere o far perdere il filo a chi legge. Storie che si intrecciano, eventi passati che riemergono con forza, sangue che scorre e misteri che si avvicendano.

Questo è ciò che emerge da “La morte ha l’oro in bocca” il cui protagonista assoluto, il commissario Walker della Omicidi, rievoca la riflessione, la calma; non a caso la traduzione italiana è “colui che cammina”.

Un romanzo ben curato, una storia avvincente: il libro adatto a chi ha voglia di stare attaccati ad un buon giallo, davanti al calore di un caminetto magari, in attesa che l’inverno cessi lasciando il passo alla primavera.

Written by Rebecca Mais

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