di Mariantonietta Sorrentino
Una sinergia di intenti ha deciso un evento che si prefigura già riuscito. Non fosse altro che per l’argomento. “Cleopatra” animerà con il suo mistero e la sua luce il Chiostro del Bramante, con una mostra a Roma dal 12 ottobre fino al 1 febbraio 2014.
Prodotta da “Arthemisia Group”, leader nel settore delle grandi mostre d’arte di successo, con “DART Chiostro del Bramante”, la Mostra è curata dallo stesso Giovanni Gentili che si occupò e preoccupò di Giulio Cesare. “Cleopatra” non vuole condurre il visitatore solo nella vita della regina egizia del periodo tolemaico: per la prima volta verrà approfondito il rapporto tra la sovrana egizia e Roma.
Cleopatra, non dimentichiamolo, fu uno dei nemici più temuti e pericolosi. Una minaccia, senza tema di smentite, per la Repubblica romana. La regina disponeva di una grossa flotta, ma anche di un esercito potente e di un regno ricco di risorse; dalla sua parte possedeva pure un notevole fascino, grazie al quale aveva piegato al suo volere Giulio Cesare e Marco Antonio, due tra i più grandi condottieri romani.
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Resa leggendaria da una vita tumultuosa e da una morte narrataci da Plutarco, la sovrana egizia poteva fregiarsi di molti titoli : Regina dei Re, Regina delle Regine, Regina dell’Alto e del Basso Egitto, Regina di Cipro, Creta, Cirenaica, Siria e Armenia.
Con questa mostra Cleopatra torna a Roma e lo fa dopo 13 anni. Data l’anno 2000 l’ultimo evento romano che la riguarda, quando la Fondazione Memmo le tributò un omaggio, registrando un record assoluto di visitatori per le mostre romane. E questo nuovo allestimento nel Chiostro del Bramante ha i numeri per bissare quel successo perché il suo charme e il suo carisma rimangono intatti: Cleopatra suscita ancora passione ed entusiasmo a millenni di distanza.
Per Cleopatra c’è stata una sorta di “chiamata alle armi” dei maggiori Musei internazionali. Hanno contribuito all’evento il Museo Egizio di Torino, i Musei Vaticani e i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo Egizio di Firenze, oltre al British Museum di Londra, al Musée du Louvre di Parigi e al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
180 le opere distribuite in nove sezioni. Il percorso espositivo è così suddiviso: Cleopatra, L’ultima regina d’Egitto; la terra del Nilo; i sovrani ellenistici; gli dei e il sacro nell’Egitto tolemaico; le arti; i protagonisti, le vicende; Cleopatra e Roma. L’Egittomania; nuovi culti a Roma; Roma conquistata: i nuovi faraoni. Inalterata la magia che esercita la terra dei Faraoni sull’uomo occidentale.
La seconda sala non mancherà di stupire anche i più piccoli. La sezione, altamente suggestiva, è stata dedicata al seducente ambiente fluviale del Nilo con mosaici e antichi brani pittorici ad affresco atti a mostrare un eccezionale ambiente acquatico. Tra esso nuotano ippopotami, coccodrilli, rane, anatre selvatiche e ibis, insieme a fiori di loto, cespugli di papiro e pesci d’ogni genere. Tutta la sezione canta la bellezza della terra che dette i natali a Cleopatra, descrivendo l’incredibile fertilità di quel fiume, unica nel suo genere.
Esposto, poi, in Italia per la prima volta il ritratto di Cleopatra cosiddetto “Nahman” costituisce un’opera imperdibile. Fanno corona a questo uno straordinario ritratto di Ottavia, sposa di M.Antonio e sorella di Augusto, e un ritratto della regina d’Egitto giovanissima, realizzato probabilmente quando salì al trono nel 51 a.C., esposto in prima mondiale. Da godersi anche l’Alessandro Magno “Guimet” del Museo del Louvre, capolavoro della scultura ellenistica, uno straordinario bronzo inedito che ritrae Alessandro Sole, figlio di Cleopatra e Marco Antonio, e dal Museo di Priverno lo spettacolare ma purtroppo sconosciuto mosaico del Nilo.
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I visitatori si gioveranno di due doni. Uno sarà Valerio Massimo Manfredi, archeologo e scrittore di fama internazionale, occupato in Mostra a narrare la storia di Cleopatra svelandone i segreti; inoltre verrà dato in omaggio a tutti l’audioguida della mostra.
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