Magazine Diario personale
Ieri sera sono passata in lavanderia. Mentre parcheggio, arriva un motociclista (sembrava un ragazzo) tutto bardato, scende ed entra il lavanderia. Entro anch’io, e scopro che il motociclista in realtà è una motociclista. E mi fa un po’ pena, perché dev’essere veramente molto imbarazzante per una donna essere scambiata per un uomo. Personalmente poi non nutro particolare simpatia per i motociclisti (sia uomini che donne): proprio non capisco come possano trovare divertente appiattirsi il sedere per delle ore su un sellino da moto e indossare quelle tute pesantissime anche in estate, magari per andare a fare una gita in giornata e girare poi con una tuta da astronauta mentre si muore dal caldo e tutti gli altri indossano bermuda e canottiera. Comunque, se loro si divertono così, a me sta bene. Questa entra, si toglie il casco e si evince che è donna. Allora la lavandaia le dice: “Ah ma sei tu, non ti avevo riconosciuta!” e la motociclista modestamente ribatte: “Questa è una delle mie tante vesti: io sono motociclista, sono lavoratrice, sono mamma….” . Poi fa vedere alla lavandaia i suoi capi, le chiede se lava le giacche da motociclista e se ne va. Arriva il mio turno e dico alla lavandaia: “Salve, io sono automobilista, lavoratrice, moglie, cuoca, donna della pulizie, padrona di un gatto, zia, figlia, nipote, e sorella: se le lascio questa gonna per quando me la fa?”No, non è vero, però avrei voluto troppo farlo!!!!! Ma cosa si crede quella là, che solo perché guida la motociclista è una donna diversa dalle altre? Tutte le donne fanno 20 mestieri diversi, e alcune riescono anche a farne 3 o 4 in contemporanea! Pensiamo alle nostre mamme che lavoravano, pulivano per casa, lavavano, stiravano, cucinavano e tiravano su dei figli… Loro sì che sono delle grandi, e meritano tutto il nostro rispetto. Mica questa qua che perché guida la moto si crede di essere chissà chi. W le nostre mamme!