la musica del lunedì: corrupt - l'erotismo dei Depeche Mode

C'è una canzone che amo in modo particolare, ed un gruppo che adoro ancora di più.
O forse no, ciò che amo davvero sono le immagini che proietta nella mia mente, immagini su cui non ho il minimo controllo, che non posso fermare, evitare di vedere.
Si tratta di erotismo forse.
Si tratta di un corpo che danza, che emerge dalla folla grazie alla forza di ciò che riesce a trasmettere con i suoi movimenti, aggraziati, lenti, e sensuali, si, sensuali.
Si tratta di una mente sconnessa da ciò che le sta intorno, incurante di sguardi desiderosi, di pensieri inconfessabili, di parole non dette. È una mente concentrata sull'istante, su quella musica che emerge dagli altoparlanti, chiusa nel suo mondo fatto di danza, di rumore, di desiderio.
Si tratta di una voce, probabilmente. Una voce calda e sensuale, una voce forte e sicura, rotta soltanto da profondi sospiri, sentori di un piacere quasi fastidioso nella sua intensità, nella sua capacità di alimentare il desiderio.
Si tratta di movimento, un movimento circolare e costante.
È caduta, è perdita di ogni controllo, è paura, è desiderio, è bellezza, è piacere, è quell'incontrollabile necessità di unirsi alla bellezza che ci circonda.
È Corrupt, e loro sono i Depeche Mode.