Quest'estate mi è venuta l'ispirazione di riesumare la mia vecchia pianola elettrica dalla cantina di Nonno M. e di farla trovare alle bimbe al ritorno dalle loro vacanze con l'Homo.
Mi son detta "Sia mai che una figlia abbia un talento musicale nascosto e io non lo riconosca!".
Canterina è già molto intonata.
Io nel lontano inizio secolo studiai pianoforte per sei anni, poi in terza media, alla proposta del conservatorio, dissi chiaramente:
"Mamma, mi son rotta le palle di stare i pomeriggi a studiare piano mentre i miei amici sono fuori a divertirsi! Dall'anno prossimo faccio pallavolo!".
E così fu.
Quando le bimbe hanno visto quello strano "arnese" con tanti tasti sono rimaste sorprese.
"Ma mamma, lo sai suonare?"
"Una volta lo sapevo... adesso non mi ricordo più una cicca, però quando volete possiamo suonare qualcosa insieme."
Babet si fa prendere la mano dai "ritmi". Va in visibilio quando, schiacciando un solo tasto, viene fuori la musica già pronta.
Avete mai provato ad ascoltare il jingle della samba di sol per un quarto d'ora??
Delizioso. I timpani ringraziano.
Canterina improvvisa, e lo fa così bene che in coro le chiediamo di spegnere solo dopo trenta secondi.
"Mamma ci suoni qualcosa?"
Amnesia totale. mi sembra di non saper nemmeno dove mettere le dita.
Che peccato, mi piaceva così tanto suonare. Mi rilassava molto.
Sarebbe bello se avessi tempo di riprendere...
Lo metterò in fondo alla lista "Cose che mi piacerebbe fare nel tempo libero, cioè nella prossima vita!"
"Tesoro, la mamma non si ricorda niente di niente! Forse tre o quattro pezzi, ma dovrei ripassarli. Ma solo tre o quattro, giuro. E dopo quei tre o quattro non ne so più, quindi arrivate al terzo c'è solo il quarto, occhei??"
"Abbiamo capito, mamma!"
"Bene. Vediamo cosa mi ricordo... Ecco, volete sentire come mi sento ora?"
E suono loro un pezzo allegro e pimpante che ricordo di aver imparato a otto anni.
Certe cose si portano nel cuore e anche nelle dita.
In realtà penso che se mi sentisse qualcuno che il piano lo sa suonare davvero gli si accapponerebbe la pelle, ma le bimbe sono di parte e non hanno idea di come si suoni.
Quindi applausi.
Mi galvanizzo e suono loro il secondo e ultimo pezzo che mi ricordo.
Canterina e Nanà si mettono a ballare tutte contente.
"Mamma sei bravissima!"
"Grazie amore."
Se sapessi...
L'altro giorno, mentre le bimbe leggevano tranquille sul divano (cosa rara più del plutonio radioattivo nei sottobicchieri), accendo la pianola e mi metto tranquilla a suonare un pezzo molto dolce, delicato, lento, il quale ad un certo punto ha un crescendo sempre più forte, sempre più deciso... fino a concludere con la stessa dolcezza di come ha iniziato.
Finisco, alzo lo sguardo e vedo Canterina con la bocca aperta che mi fissa.
Le sorrido.
"Brava mamma..." continua a fissarmi.
"Mamma... ora ti senti così??"
Le sorrido ancor di più e allargo le braccia richiamandola ad un abbraccione forte forte.
"Hai proprio ragione, bimba mia."
Quant'è sensibile la mia bambina. Sa già leggere nel cuore altrui.
Ebbene sì, amore mio.
La tua mamma spesso agli occhi degli altri è un boogie woogie, uno spumeggiante inno alla primavera.
Ma sotto sotto, nell'intimo, ha tanta sensibilità e tanta dolcezza che la pervadono. Che ogni tanto si agitano, crescono e la passione per la vita che ha dentro deve esplodere, farsi sentire.
Ma alla fine, dopo la tempesta, torna sempre il sereno.
E' un lato recondito della tua mamma, pochi se ne accorgono.
Anzi, mi chiedo chi mi abbia mai visto così, chi mi abbia guardato negli occhi in uno dei miei momenti di pace profonda, che preferisco da tempo tenere solo per me.
Forse solo chi mi ha conosciuto veramente.
Ma tu mi hai riconosciuto.
E io ho riconosciuto in te la stessa mia sensibilità di saper leggere la musica nell'animo delle persone.
Forse non sono così brava a saper cogliere la bontà o la lealtà di chi ho di fronte se, da inguaribile ottimista, cerco sempre il meglio e me la prendo continuamente...
Però so ascoltare la musica del loro cuore, comprendo quando non c'è armonia e quanto canta il coro, quando suona l'orchestra e quando c'è bisogno di un'accordata.
E ho notato che sia tu che tua sorella Babet avete questo talento.
Ascoltare come vibrano le anime non è da tutti. Il vostro è un grande dono.
Sappiate solo che darsi per gli altri è un grande impegno, che vi metterà spesso alla prova e vi farà certo soffrire più di coloro che per gli altri non si mettono in gioco.
Ma sappiate che io credo sinceramente che sia meglio amare troppo piuttosto che amare poco, per potersi dire "io ho fatto tutto quello che potevo".
E' meglio dare che ricevere, perchè nel dare ti torna indietro tutto ciò che stai donando.
E' meglio saper ascoltare i cuori che le parole.
Perchè spesso le parole ti fregano, ti raggirano, ti fanno credere altro.
Ma i cuori non mentono mai.
E voi avete dei cuori d'oro.
Parola di mamma.