Si sa con gli anni l’udito si abbassa sempre di più e spesso ci si trova da anziani a sentire davvero poco, ognuno di noi ha un nonno anziano a cui è costretto ad urlare contro per potersi far capire. Ma secondo un recente studio della Northwestern University questo problema non è esattamente un disagio di tutti, infatti chi suona uno strumento musicale rallenta il declino uditivo legato al passare del tempo. Misurando le risposte cerebrali ad alcune tipologie di suoni di un’ottantina di musicisti giovani e meno giovani e di coetanei non musicisti, i ricercatori d’oltreoceano sono giunti a queste conclusioni, chi fa musica non ha durante la vecchiai problemi di udito. Inoltre l’allenamento musicale può contribuire anche sul fronte della memoria, un rapporto lungo e intenso con la musica sembrerebbe capace di mitigare i cambiamenti legati all’età nel cervello dei musicisti.
In altre parole nel musicista di lunga data l’udito si adatterebbe all’universo dei suoni, sviluppando una maggiore resistenza al decadimento fisico, rispetto a quanto invece accade in chi ha avuto pochi o sporadici contatti con la musica. «I musicisti più anziani non solo hanno avuto prestazioni migliori dei loro coetanei non dediti alla musica, ma si sono rivelati capaci di codificare lo stimolo sonoro altrettanto velocemente e accuratamente dei giovani non musicisti» riferisce la neuroscienziata Nina Kraus che ha coordinato lo studio. In conclusione la musica fa bene alla salute!