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La musica sperimentale di Angelo Chiavarini

Creato il 28 settembre 2015 da Athos56
La musica sperimentale di Angelo ChiavariniSono arrivato casualmente alla musica di Angelo Chiavarini, più precisamente ho ascoltato la sua ultima composizione, “Aspettando il tornado”, dove mondo sonoro e immagini si uniscono, creando qualcosa di inusuale:https://www.facebook.com/angelo.chiavarini/videos/vob.1549626359/10204418490732887/?type=2&theaterMusiche scritte e composte da Angelo Chiavarini e Frank AgheduChitarra Elettrica: Angelo Chiavarini con Ibanez Rg 470 Tf prestigeChitarra Semiacustica e Bassi: Frank Aghedu con Ibanez SemiacusticaEffetti: effetti curati da Angelo Chiavarini Foto: in bianco e nero di artisti vari
La musica sperimentale di Angelo Chiavarini

Racconta Angelo Chiavarini, dalla Germania, suo attuale luogo di vita…
Ho iniziato a suonare la chitarra classica a 7 anni prendendo lezioni da un'insegnante privata, ma avevo nel sangue già i led Zeppelin, i Pink Floyd, Doors e altri. Così ho continuato la strada della classica, ma sta volta in ambito moderno e cantautoriale. A 16 ricevo in dono la prima chitarra elettrica. Ci passavo 7/8 ore al giorno, per cercare di fare le scale a 200 di metronomo e tutte quelle cose tecniche, che poi alla fine non sono nulla se non ci metti te stesso. Anche una sola nota può essere bella. Ma insomma la mania di esse regazzini. Così andai da un maestro privato e con lui ho trovato tantissimo feeling. In 10 mesi mi ha insegnato tantissimo, sopratutto ad essere completo con l'improvvisazione. Io improvviso sempre. Poi ho fatto un anno di studi ad un'accademia musicale di Roma, successivamente sospesi perché con il corso di Laurea in Scienze Infermieristiche la cosa rallentava un pò, ma alla fine mi sono laureato e sono diventato un'infermiere specializzato in terapia intensiva. Questo faccio in Germania. Poi ho suonato con tante band, a Roma e dintorni. Ho registrato parecchi assoli con strumentazioni di registrazione non di alto livello, e fatto un disco pop con i ragazzi del conservatorio di Roma. Disco che si è rivelato totalmente acerbo: io ero in veste di arrangiatore, scrivevamo pezzi nostri.In seguito ho suonato con una band inedita, cantautoriale, sempre in veste di arrangiatore. Ho avuto in passato diverse band heavy metal, prog, neoclassic, ma l'impronta è sempre rimasta quella blues rock.Scrivo e compongo continuamente, idee musicali ne ho una moltitudine, di generi diversi. Ora voglio iscrivermi al conservatorio tedesco al corso di musica moderna jazz, e finito quello passare alla chitarra classica. Una definizione di musica? Beh, la musica è la vertigine dell'infinito!!!

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