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La narrativa fantastica e la letteratura

Creato il 23 settembre 2014 da Martinaframmartino

La narrativa fantastica e la letteraturaIntervista a Ken Follett. Domanda: C’è un tipo di libro che cerchi di evitare come lettore o come scrittore?
Risposta: Io proprio non riesco a leggere fantasy (le parole precise sono I Just can’t read whimsical fantasy, con la parola whimsical che significa capriccioso, quindi anche se io non riesco a fare una traduzione sintetica e precisa noto che lui si è espresso in modo decisamente dispregiativo). Non sono mai riuscito a terminare un’opera di Tolkien. Se non ci sono regole e tutto può accadere, allora dov’è la suspance? Io odio gli elfi.
Le sue parole, dette da uno che alla fin fine scrive narrativa di genere, le potete trovare qui: http://www.nytimes.com/2014/09/07/books/review/ken-follett-by-the-book.html.

Il New York Times ha poi rivolto una domanda molto simile al critico teatrale John Lahr.
Risposta: Non sono un fan della fantascienza – la vita sulla Terra è abbastanza misteriosa e terrificante.
Come se la fantascienza si occupasse solo di spazio e di alieni. Le sue parole si trovano qui: http://www.nytimes.com/2014/09/21/books/review/john-lahr-by-the-book.html.

Se scrittori noti e critici autorevoli fanno affermazioni come queste, c’è da stupirsi se certe mamme si preoccupano quando i figli leggono narrativa fantastica? Una mamma, preoccupatissima, ha scritto a Sian Cain di The Guardian in cerca di consiglio. L’intero testo si trova qui: http://www.theguardian.com/childrens-books-site/2014/aug/18/book-doctor-how-help-child-reread-new-books-hunger-games.

Mio figlio ha 15 anni e ha sempre amato la lettura. Ma legge sempre gli stessi libri? Legge e rilegge sempre libri come Hunger Games e Il signore degli anelli, e non prova mai nulla di nuovo. Mi piacerebbe che leggesse qualcosa di diverso dalla fantascienza perché quei libri non vanno bene per lui – ormai dovrebbe provare la letteratura e i classici, non gli stessi libri ancora e ancora. Io gli compro libri, ma lui semplicemente li mette sullo scaffale e li ignora. Cosa posso fare?

Questa la domanda della mamma. La Cain nella sua risposta parte dalla considerazione che ci sono due tipi di lettori, quelli che rileggono e quelli che non lo fanno. Io sono una che rilegge, ne ho già parlato qui: http://librolandia.wordpress.com/2013/07/02/guy-gavriel-kay-e-le-riletture/.

La narrativa fantastica e la letteratura

Secondo la Cain è normale voler rileggere i libri, e l’affermazione che non dovremmo rileggere nulla perché ci sono troppi altri libri che non abbiamo ancora letto da scoprire semplicemente fissa l’impossibile standard che noi non possiamo essere buoni lettori a meno di aver letto tutto quello che c’è da leggere. Io non ho letto nemmeno tutti i libri che ho in casa – e mi riferisco a quelli comprati da me, non a quelli comprati da mio marito – figuriamoci se posso aver letto tutti i libri pubblicati anche solo di un determinato genere. Ma a volte diventiamo lettori migliori, maturiamo, semplicemente leggendo quel che ci piace e non quel che qualcun altro pensa sia meglio per noi.

La Cain suggerisce alla mamma preoccupata che forse il figlio non legge i libri comprati da lei perché sono i libri che lei vorrebbe che lui leggesse, non quelli che interessano a lui. E l’affermazione che la fantascienza non vada bene per lui suggerisce che lei possa avere dei pregiudizi nei confronti di questo genere. Incidentalmente ricordo che io ho iniziato a leggere fantascienza a 15 anni e fantasy a 18, che non mi sono ancora stancata di farlo neppure ora che di anni ne ho 45, che mi reputo una persona dotata di una discreta cultura e di una certa capacità di usare il cervello e che le mie letture non mi hanno impedito di studiare, trovare un lavoro, sposarmi e diventare mamma.
Secondo la Cain i pregiudizi sono molto frequenti fra coloro che non hanno mai provato a leggere il genere o che hanno provato una sola volta e non hanno mai più ritentato. È dura giudicare la qualità di un genere attraverso un solo libro, ma purtroppo è quello che fanno molte persone.

La narrativa fantastica e la letteraturaSe il libro è quello sbagliato, si rischia di ignorare un genere solo per una scelta sfortunata. Io mi sono divertita parecchio con i primi romanzi di David Eddings. La redenzione di Althalus però mi ha lasciata un po’ freddina (non parliamo della Saga dei Sognatori, dove Eddings ha toccato il fondo, ma quella è una tetralogia e non un libro singolo). Con La redenzione di Althalus Follett avrebbe davvero ragione: non ci sono regole, tutto può accadere, e la suspance è volata via insieme al divertimento. E questo lo dico di un libro scritto da un autore che è stato molto importante per il genere e che ho molto amato, ma a volte anche gli autori bravi sbagliano i libri. Ho letto molti altri libri che non valevano la carta su cui erano stampati, fantasy ma anche di genere diverso, pure mainstream e saggi. Dovrei giudicare gli altri libri in base a quelli?

Se la signora vuole che il figlio legga classici, letteratura di un certo spessore, esistono un bel po’ di libri di fantasy e fantascienza che sono scritti molto bene e ricchi di temi importanti su cui riflettere.

A questo punto partono i consigli di lettura, visto che il ragazzo ama Il signore degli anelli gli può proporre Il Silmarillion, sempre di J.R.R. Tolkien – per me sarebbe meglio aspettare, a vent’anni l’ho abbandonato e l’ho letto (due volte) solo diversi anni più tardi – o le sue interpretazioni dei poemi classici come La caduta di Artù o il Beowulf – io li ho sulla lista delle cose da leggere, lo giuro, anche se il secondo deve ancora essere pubblicato in italiano. Cita anche opere gotiche come la Trilogia di Gormenghast di Mervyn Peake – da quanto dico che dovrei almeno leggere il primo libro? – o il Frankenstein di Mary Shelley – letto – o la Saga di Earthsea di Ursula K. Le Guin – letti i primi tre. Fra i libri più recenti che possono soddisfare il suo amore per il fantasy la Cain indica Il nome del vento di Patrick Rothfuss o Gli inganni di Locke Lamora di Scott Lynch, letti entrambi. Avete notato come quando ci sono liste io debba sempre indicare quel che ho letto? Passando alla fantascienza la Cain ipotizza che al ragazzo possa piacere la distopia – io non la amo particolarmente, ma sto abituando i miei colleghi a utilizzare il termine come già anni fa gli ho reso familiare l’esistenza di un genere chiamato urban fantasy – per via di Hunger Games. A questo punto i suoi suggerimenti si spostano su 1984 di George Orwell – che ho già letto due volte ma che non intendo rileggere per via dei topi, mentre credo che a breve rileggerò La fattoria degli animaliFahrenheit 451 di Ray Bradbury (letto), Il risveglio del dormiente di H.G. Wells, la trilogia The Maze Runner di James Dashner o anche Gone di Michael Grant, libro di cui non ricordavo neppure l’esistenza anche se a mia giustificazione posso dire che è stato pubblicato in italiano nello stesso mese in cui io ero impegnata a partorire la mia seconda figlia e che quindi la mia testa era altrove. Essendo assente dal lavoro ci sta che io non ricordi un libro che non ha avuto un particolare successo. Sì, per me è importante ricordare i libri del mio reparto, anche se posso usare il computer tutte le volte che mi pare e per gli altri generi lo faccio ci tengo ad avere i libri fantastici nella mia mente.

La narrativa fantastica e la letteraturaLa Cain conclude dicendo alla madre di non preoccuparsi per quali libri legge suo figlio, e che è grande che lui ami la lettura così tanto. Può essere molto impegnato con la scuola o con il lavoro, e questi libri gli propongono una piacevole via di fuga. In fondo ha il resto della vita per leggere letteratura, e se la mamma nutre ora la sua passione per la lettura lui scoprirà gli altri libri con i suoi tempi.

Ecco, l’ultima affermazione può essere consolatoria per la mamma, ma dire che ha il resto della vita per leggere letteratura è un po’ come dire che questi libri non lo sono. Comunque io ho giusto il triplo degli anni di quel ragazzo, ho scoperto già da un po’ William Shakespeare, Oscar Wilde, Platone, Voltaire e via dicendo, ma se in genere preferisco leggere fantasy un perché c’è e non intendo vergognarmi o sentirmi in colpa per questo. Piuttosto scrivo articoli come questo, o come quello di qualche giorno fa sul Visconte dimezzato di Italo Calvino: http://librolandia.wordpress.com/2014/09/17/italo-calvino-il-visconte-dimezzato/.



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