Alle 22.00 circa del giorno 13 gennaio – si legge nella nota – la nave da crociera Costa Concordia, di bandiera italiana, di 290 metri di lunghezza, a seguito di un sinistro marittimo, in prossimità dell’isola del Giglio, ha iniziato ad imbarcare acqua e ad inclinarsi di circa 20 gradi. Il comando di bordo ha prudenzialmente avviato le procedure di abbandono nave, che al momento non sono ancora terminate. A bordo si trovavano 4231 persone, di cui 1023 facenti parte dell’equipaggio”.
”Sul luogo dell’incidente – precisa la Capitaneria – sono state inviate anche 4 navi mercantili in navigazione nell’area, individuate con il sistema di monitoraggio del traffico navale a disposizione della Guardia Costiera“.
"Stavamo cenando quando è andata via la luce, abbiamo sentito un colpo e un boato, e le stoviglie sono cadute per terra": comincia così il racconto di Luciano Castro, uno dei testimoni dell'incidente avvenuto alle 21,30 alla nave Costa Concordia incagliata al largo dell'isola del Giglio, i cui passeggeri, al momento, sono in viaggio verso terra a bordo delle scialuppe di salvataggio.
Primo spavento verso le 21,30, un paio d'ore dopo la partenza da Civitavecchia. Nel salone ristorante una donna incinta grida, qualche bimbo piange. Poi torna la corrente e il comandante comunica che c'è stato un guasto al generatore elettrico, e che si provvederà ad aggiustarlo in fretta.
Qualcuno però, si accorge che la nave si è inclinata, "strano per un guasto elettrico", e il bicchiere non sta più dritto sul tavolo. Si attendono altre comunicazioni. Arriva l'invito ad indossare i salvagente e concentrarsi sul ponte, davanti alle scialuppe. "Solo una misura preventiva" - rassicura l'equipaggio, sempre secondo i testimoni - ma sulla nave, su cui viaggiano numerose famiglie con bambini, comincia a spargersi una certa preoccupazione.
Alla fine si senteil segnale di abbandono nave, 7 squilli brevi e uno lungo, si calano le scialuppe, mentre ancora si parla solo di guasto elettrico, e l' allarme aumenta, anche se la compagnia rassicura dicendo che non c'è alcun pericolo. In effetti, almeno finora, non si ha notizie di feriti, nè di contusi. Alla fine arriva la conferma che la nave si è incagliata e che sta imbarcando acqua. Qualche spintone per salire sulle scialuppe sovraffollate, pianti e grida.
"Scene da Titanic", commenta Mara Parmegiani, giornalista, come Castro, e anche lei per caso tra i crocieristi della Concordia. "Si era capito subito che la nave aveva urtato qualcosa - sottolinea - altro che guasto elettrico!". Molti ora sono già a terra, mentre il trasbordo continua e, all'orizzonte, si intravede la nave ormai quasi coricata sulla secca.
da repubblica.it