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Questa è una domanda che da qualche anno mi ballonzola intesta. Molti di voi si staranno chiedendo come sia possibile farsi venire undubbio del genere. Beh, basta guardarsi un po’ intorno per capire. Ma eccovialcuni esempi per spiegarmi meglio.
Vi ricordate Brandon Jennings, autore di una stagionestrepitosa, raggiungendo anche un record importante segnando 53 punti in unasola partita? Ebbene, quello stesso giocatore faceva panchina a Roma. Sipotrebbe poi parlare di Childress giocatore di medio livello in NBA con gliAtlanta Hawks e vera delusione con l’Olympiacos. Perché non continuare con unnome altisonante come Allen Iverson che nella sua ultima stagione NBA faceva ilsesto uomo a Detroit e che in Turchia era relegato in panchina. Ma si puòparlare anche di giocatori meno conosciuti, come C.J. Watson play riserva delMVP Derrick Rose, che quest’anno ha giocato le finali di Conference, ma che inprecedenza era stato tagliato da Reggio Emilia, squadra che milita in lega duedel campionato italiano.
Certo, ci sono anche tante altre storie, come quella diSarunas “Mr. Europa” Jasikevicius vero e proprio matatore di tutta Europa, damolti considerato il miglior play europeo, ma che approdando negli States havisto molto, ma molto poco campo. Sorte analoga per la stella del BarcellonaNavarro, che in NBA era rilegato al ruolo di comprimario. Storia identica aquella dei due play è quella di Rudy Fernandez stella nascente del basket spagnolorelegato in panchina in NBA.
E vero, alcuni giocatori, come Ginobili e Gasol, si sonodimostrati dei campioni in entrambi i continenti, ma quel che è certo è chequalche cosa è cambiato. Ora sono in molti i giocatori europei a non volerandare in NBA, come accaduto a Ricky Rubio e Milos Teodosic, mentre neglianni passati tutti avrebbero attraversato anche a nuoto l’oceano atlantico. Chequesto possa essere un sintomo della caduta del NBA, beh non lo so, ma la cosadovrebbe far riflettere.
In molti sostengono, come un mio caro amico, che quelloche si vede in NBA non è basket e che pochissimi di quei giocatori sanno comesi gioca realmente a basket ed a testimonianza di ciò mi sviolina i risultati ele prestazioni dei giocatori nei recentissimi campionati europei. Altri invecesostengono che lo strapotere americano sia evidente e che nessuna squadra europeapotrebbe competere con le corazzate NBA.
Diciamo che personalmente credo che tutte e due leopinioni possano essere valide, infatti, è palese che in NBA si giochi unosport che si avvicina al basket, ma che è più orientato verso lo spettacolo(basti pensare al modo di arbitrare ed a quanto chiudono gli occhi sudeterminate regole), ma dall'altra è altrettanto vero che lo strapotere fisicodei giocatori NBA è assolutamente evidente. Quindi torniamo al punto dipartenza…
Si potrebbe aggiungere altra carne al fuoco evidenziando che gli unici giocatori europei a "sfondare" in NBA sono stati i lunghi, mentre le guardie e sopratutto i play sono stati relegati ai margini dell'associazione. Questo potrebbe essere interpretato a favore di coloro che considerano la NBA un campionato basato prevalentemente sul fisico e pochissimo sulla tecnica, oppure evidenziare che in Europa abbiamo una buonissima scuola di lunghi; ed ancora una volta ci troviamo al punto di partenza.
La NBA è ancora la migliore?
Ci si potrebbe rifugiare nel solito mantra “gli atletiNBA sono migliori fisicamente, quelli europei tecnicamente”, ma ancora unavolta finiremmo per dire tutto o niente. Io personalmente credo che inun’ipotetica partita tra la squadra campione NBA e quella campione d’Europa nevedremmo delle belle, finale dell'Olimpiade docet. Una cosa è certa, illivello del basket europeo è notevolmente aumentato (basta confrontare le Olimpiadidi Barcellona e quelle recenti).
A mio modestissimo parere la risposta al titolo di questo post, alla luce di quanto esposto, è abbastanza semplice. La NBA non è più il miglior campionato del mondo; grazie alla crescita cestistica del vecchio continente il livello si è livellato (scusate il bisticcio). Anzi, ritengo che il vero basket sia quello europeo, mentre quello americano ne è una brutta copia in cui la palla a spicchi viene truccata e brillantinata in modo da poter vendere il prodotto NBA ad una fascia sempre maggiore di pubblico. In un certo senso, e con le dovute proporzioni, può essere classificato come uno sport entertainment. Forse molti di voi mi daranno del folle, ma ritengo che la tecnica, la tattica ed il gioco di squadra europeo non possa essere equiparato a quattro schiacciate ed a un paio di uno conto uno.
Che sia chiaro, la NBA ha ancora un grande risalto cestistico, ma per una semplicissima ragione... ha mantenuto il primato del campionato dove girano più soldi.
Ovviamente non tutti saranno d'accordo con me, quindi vi lascio l’arduo compito di rispondere.
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