Quando prosa e versi si abbracciano, nascono emozioni così forti, che solo chi le ha davvero provate può pensare di raccontarle. Tra queste pagine scorre la penna delicata dell’autrice, che decide di trasformare un lungo calvario personale in pura e autentica “Poesia”. Lo fa con garbo Giuliana, aprendo il suo cuore e mettendo a nudo la sua anima. Lo fa a braccia aperte, accogliendo la cruda realtà che l’ha travolta e donandola al lettore con una dolcezza infinita.
Raccontandosi,affronta il suo dramma personale, regalandoci così attimi intimi della sua esperienza di figlia che si trova a vivere giorno dopo giorno l’ appassire della propria madre. Travolta da un nemico subdolo, troppo forte anche per lei“ L’Alzheimer” che a poco a poco la divorerà portandone via la sua essenza, derubandola di tutto, lasciandola un corpo vuoto privo di ricordi”. Giuliana racconta quei giorni, la sua impotenza, il suo sconforto, il non poter far nulla per riavere la madre che l’ha cresciuta ,amata e protetta. Ed ora sommersa dai ricordi del passato, ricerca ancora un po’ di quella essenza, anche solo un cenno che la riporti da lei, ma in quegli occhi vuoti la sua mamma non c’è più! Persa vaga in un mondo lontano, dove il nulla più l’assoluto la circonda, senza luce che le indichi la via del ritorno.
Dove sei? dove vai quando i tuoi occhi non sanno più né di
cielo né di mare?
Giuliana ancora sogna le sue carezze, la sua voce. Rivuole sua madre e disperatamente le chiede dove poterla ritrovare. Perché la Speranza è più forte anche della paura della morte.
“Dimmi dove posso raggiungerti
e mi metterò in volo.
Dimmi in quale punto, da quale angolazione
sarà ancora possibile guardarci e abbracciarci,
parlarci e ridere, ridere forte
come, forse, non abbiamo mai fatto.”
Questa non è la solita silloge poetica , questo è un connubio perfetto tra prosa poesia. L’autrice oltre a testimoniare la sua sofferenza, ci regala versi fluidi, ricchi di grazia e di lacrime. Una penna capace la sua, che offre senza esitazioni il suo mondo interiore e lo fa senza pudore alcuno, rivelando al lettore ogni suo pensiero. I versi scorrono leggeri tra queste pagine, senza mai appesantire la lettura, ma rendendo questa dolorosa testimonianza delicata nel leggersi e incisiva nel viverla. Termino la lettura con una lacrima sul viso e una luce accesa nel cuore, perché questo libro non mi ha raccontato solamente il dolore, ma mi ha insegnato come vivere il dolore colorandolo di speranza. Grazie Giuliana!
Monica Pasero
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