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La nebbia oltre il cancello

Creato il 19 aprile 2012 da Lozirion
La nebbia oltre il cancello
C'è un'immagine, una desolata landa innevata e sovrastata da una nebbia leggera ma abbastanza densa da non vedere l'orizzonte, un vecchio muretto di pietra e un arrugginito cancello di ferro aperto, chissà da quanto, chissà perchè.... C'è una sensazione, un sentore di smarrimento e di insicurezza, un senso di gelo, di quel freddo che penetra nelle ossa e che di notte difficilmente lascia dormire. Ci sono gli Afterhours, con il loro nuovo lavoro pubblicato pochissimi giorni fa, ad accompagnarci in questo tundreo e angosciante paesaggio, con la neve alle caviglie (e a volte fino alla gola), tra le pozzanghere, la nebbia e gli spettri.... Dove siamo? In Padania. Non la Padania ipocrita dei verdi parolai del celodurismo, nè tantomeno quella della frenetica Milano degli eventi, degli happy hour e dello shopping compulsivo. Siamo nella Padania più dura da digerire, quella fredda di migliaia, milioni di vite che si sfiorano ma non si toccano, quasi nel mezzo ci fosse quel sottile strato di nebbia a lasciare ognuno solo con in propri incubi, le proprie paure e i propri denigranti fallimenti. Dimenticatevi Milano quindi, e non aspettatevi facili, per quanto legittime, critiche sociopolitiche ma preparatevi ad un bombardamento emotivo, ad una realtà limpida e graffiante come la neve, perchè questa Padania non ha confini lungo un grande fiume, sta come uno scheletro nei vostri nascosti e ben serrati (ne siete sicuri?) armadi, e non conosce giurisdizione. Tutto inizia oltrepassando un vecchio cancello, quel che c'è prima siete voi, così come siete (e non mascheratevi, non serve), quel che c'è dopo lo state per scoprire e non sarete mai più gli stessi....
Un'atmosfera tetra, mai così azzeccata, spinge il primo passo, come i rami di un albero spoglio i suoni stridenti degli archi si intrecciano con la voce ineditamente gorgheggiante di Agnelli che introduce la metamorfosi. Vietato voltarsi indietro, e anche lo faceste il cancello ormai è sparito nella nebbia e l'inquietudine vi pervade, vi spiazza, di colpo siete in mezzo ad una storia confusa e fumosa, di cui Agnelli non è semplice narratore e voi non siete semplici spettatori. Tra chitarre acide e ansioso nervosismo, ritmi altalenanti e frasi di una ridondanza efficace e disarmante la storia si evolve, i passi si muovono veloci tra le botte della vita, le piccole speranze e la disillusione di chi di colpo si rende conto che "siamo fermi qui a guardare verso il niente, siamo il pubblico che spia un incidente". Il disincanto si trasforma in rabbia, le paure in ossessioni, la storia e le emozioni corrono lungo un sentiero tortuoso che passa per provocazioni e testi pungenti, per le cavalcate elettriche di "Fosforo e blu" e le geniali ironie di "Messaggio promozionale n.1" e  "Messaggio promozionale n.2", attraversa le acustiche e gracchianti parole limpidamente scandite e tremendamente reali di "Costruire per distruggere", si inerpica sulle vette musical-emozionali da brivido di "Ci sarà una bella luce", sprofonda nell'abisso con la struggente "Nostro anche se ci fa male" e la schizofrenica "Spreca una vita", e poi prosegue nel suo incedere ossessivo e snervante ma anche lento e claudicante finchè alla fine del sentiero si scorge una luce, un varco nella nebbia, il folgorante e cristallino attimo di estrema lucidità di "La terra promessa si scioglie di colpo"....
Lungo questo sentiero non sempre ben tracciato c'è tutto, c'è l'uomo con le sue paure e le sue illusioni, ci sono i falsi miti e le cocenti sconfitte, c'è un realismo che mette con le spalle al muro, ci sono la superbia e l'orgoglio, il pregiudizio e l'ironia, il bieco opportunismo e l'ingenua omologazione, ci sono pugni nello stomaco e sferzate a destra e a manca che potete scegliere di schivare (o di provarci) oppure di incassare, perchè quel che non ammazza fortifica, perchè le ossessioni sono "uno stato nella mente", perchè a volte uno schiaffo è l'unico modo per svegliarsi da un'illusione, perchè finchè siamo noi stessi gli artefici delle nostre psicosi c'è davvero da chiedersi "ha ancora senso battersi contro un demone?". C'è la vita in questi 15 brani, senza se e senza ma, nuda e cruda come nessuno di noi è più abituato a vederla, ci sono vibrazioni sotto pelle, rabbia e disperazione, sensi di colpa e teatralità, molta teatralità, ci sono distanze azzerate tra protagonisti e spettatori, quasi fossimo (e in fondo è proprio così) tutti sullo stesso confuso palco, ognuno a recitare la propria parte in maniera testarda e ottusa, talmente vicini da sfiorarsi gli uni con gli altri e talmente annebbiati da non riuscire nemmeno a vedersi. C'è la sperimentazione, c'è il coraggio e c'è l'umiltà, ci sono gli After, resuscitati e tornati allo splendore degli inizi dopo qualche inevitabile passo falso, in una nuova e affascinante veste, c'è la musica migliore che Prette, Dell'Era e D'Erasmo, per l'occasione rivitalizzati dal ritorno in formazione di Iriondo, abbiano mai fatto, ma soprattutto c'è Agnelli in stato di grazia, che più che mai fa pesare le sue parole e la sua vocalità, stavolta in una versione inedita che richiama quella inarrivabile dell'indimenticato Demetrio Stratos a cui Manuel non può negare di ispirarsi. Niente confronti però, non avrebbero alcun senso, perchè "Padania" non è soltanto un eccezionale concept album, non è soltanto un miscuglio di generi meravigliosamente complementari, è un viaggio fuori e dentro sè stessi, è una violenta spinta verso una consapevolezza che manca più di ogni altra cosa, è una storia che nonostante questo migliaio di parole non vi ho raccontato e non vi racconterò. La scelta è vostra e la strada è lì, di fronte a voi, c'è la neve fuori, fa freddo e la nebbia occlude lo sguardo, ma qualche passo più avanti c'è un capolavoro, dovete solo oltrepassare il cancello....
Voto: 9
Tracklist
1. Metamorfosi
2. Terra di nessuno
3. La tempesta è in arrivo
4. Costruire per distruggere
5. Fosforo e blu
6. Padania
7. Ci sarà una bella luce
8. Messaggio promozionale n.1
9. Spreca una vita
10. Nostro anche se ci fa male
11. Giù nei tuoi occhi
12. Messaggio promozionale n.2
13. Io so chi sono
14. Iceberg
15. La terra promessa si scioglie di colpo


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