Questa mattina ho aperto le persiane e. all’improvviso, ho visto la neve, piccoli fiocchi leggeri che danzano nell’aria e si posano, delicati e quasi indifferenti sui rami spogli, sulle foglie secche, sulle piante del mio balcone che non si sono ancora decise al riposo invernale.
Non è una nevicata seria, sembra una spolverata di zucchero impalpabile, ma io resto incantata davanti ai vetri a guardare, con un’allegria dentro che mi riporta all’infanzia quando una nevicata prometteva ore ed ore di gioco sul campetto dietro casa con i miei sci di legno che, allora, pesavano più di me.
Resto lì e scopro, con una infinita dolcezza, di ripetere i gesti che faceva mio marito che, ai primi fiocchi di neve, si piazzava davanti alla finestra e non si muoveva, quasi li volesse incitare a non smettere, a infittirsi, a ricoprire di un manto candido il bosco.
Vorrei che fosse qui, ma forse, in fondo in fondo, è proprio qui ad osservare con me la prima nevicata dell’inverno e io, per un attimo, non provo più tristezza.