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la noia: riflessioni sulla scrittura - pensieri sparsi

Creato il 17 maggio 2011 da Lafenice
Buongiorno miei cari amici blogger!
come è possibile evincere da questo titolo, quest'oggi mi ritrovo a "Sguazzare giuliva" in quel mare magnum che è la noia.
ebbene si, mi ha colpito nuovamente.
la cosa strana è che non mi ritrovo in un momento in cui non ho nulla da fare, anzi: ho fin troppe cose che urlano impazzite "degnaci di uno sguardo".
è che ho una domanda che mi frulla per la testa, domanda a cui non riesco a trovare una risposta, e spero che voi possiate aiutarmi: cosa distingue uno scrittore dilettante da un vero professionista?
la riflessione è iniziata ultimamente: un pò per le mie ultime letture, un pò per i miei ultimi scritti.
vedete, quando leggo un libro, così come quando scrivo, nel momento in cui mi ritrovo a valutare ciò che ho davanti, procedo su due piani distinti. uno è quello della storia, l'altro riguarda il modo in cui la storia viene presentata al lettore.
da una parte sono convinta che anche la forma voglia la sua parte, che non sia sufficiente la mera sostanza. Ma dall'altro ho la consapevolezza che, alcuni dei libri di maggior successo al mondo, hanno una storia spettacolare ed una forma che lascia a desiderare (poi vabbè ci sono quelli che non hanno nè forma nè sostanza e vendono tantissimo, ma questo è un altro argomento).
per questo motivo mi chiedo: esiste un livello più importante dell'altro? o forse è solo una questione di equilibrio? o ancora, nel momento in cui la storia è vincente, la forma passa in secondo piano?
non so, ultimamente mi sento terribilmente attratta dal fattore estetico: e non riesco a scindere i due piani. Insomma: le parole stesse hanno una loro bellezza, e a volte l'accostamento delle giuste parole è semplicemente poesia, musica per la nostra mente.
e voi, cosa ne pensate?

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