Per ghiacciaia si intende sia l’ambiente in cui veniva
prodotto e/o immagazzinato il ghiaccio prima dell'invenzione del frigorifero
negli anni venti del Novecento, sia quel contenitore a forma di parallelepipedo
che, in ambito prevalentemente domestico, assolveva alla funzione che in seguito
avrebbe assunto il frigorifero. Il termine viene talora utilizzato
impropriamente come sinonimo di congelatore o freezer.
Per ghiacciaia in questo caso s'intende un impianto nel
quale le acque (ad esempio di un fiume) venivano deviate per essere trasformate
in ghiaccio attraverso l'azione della temperatura ambientale (sotto lo zero
termico, durante l'inverno e in luoghi freddi), per poi essere immagazzinato e
trasportato al momento del bisogno.
In Veneto ad esempio dal XVI secolo, in adiacenza alle Malghe,
venivano costruiti questi "frigoriferi" naturali per la conservazione
degli alimenti durante i caldi mesi estivi. A dicembre l'interno del manufatto
veniva riempito di neve che, ben pressata, si trasformava in ghiaccio. La
piccola porta rivolta a nord era l'unico accesso ed una scaletta interna
portava giù fino al livello superiore del ghiaccio, spesso alcuni metri. La
temperatura interna era costantemente molto bassa ed il sole estivo non
riusciva a sciogliere la neve, così i cibi ben ricoperti si potevano conservare
tutto l'anno, fino alla successiva stagione delle nevi. Il termine tradizionale
con il quale venivano designate queste costruzioni era giazera ovvero
ghiacciaia naturale.
Anche nelle altre regioni italiane si ritrovano moltissimi
esempi ben conservati o restaurati di ghiacciaie.
Un esempio “l’Ecomuseo della montagna pistoiese” e il suo
Itinerario del ghiaccio.
(Notizie tratte da Wikipedia)






