All'inizio del suo
prodursi, l'esperienza del ricordare è sopratutto un fatto
affettivo, un flusso di pensiero immediato che supera le regole della
progressione razionale di tipo causale, e che si appoggia ad immagini
emotive, formando un grumo di pensiero consapevole attorno al quale
aggregare i fatti del passato personale.
Si genera allora una
narrazione, l'inizio di un sistema coerente di fatti collegati tra
loro, in sequenze dalle forme più diverse e sempre in direzione di
un termine coerente da rappresentare socialmente.
Lo stato d'animo della
cosiddetta nostalgia è uno dei detonatori affettivi privilegiati per
i nostri racconti, che ci aiutano a sostenere i momenti della vita.
Aiuta quindi il sostegno
di un ambiente motivo che allenti, in qualche modo, il sistema del
controllo razionale, favorendo la disponibilità a lasciarsi
trasportare dalla corrente affettiva rivolta a recuperare dal passato
lampi di coerenza che integrano vissuti di fallimento e periodi di
crisi in un percorso di integrazione e di superamento.
Così si sopportano le
fatiche della vita, i dolori, i momenti bui, le separazioni, le
crisi, i fallimenti, le pause, le regressioni.