“La nostra Luna, una volta, apparteneva a Venere”

Creato il 30 settembre 2013 da Extremamente @extremamentex

Da millenni, la muta compagna che segue la Terra nel suo viaggio celeste affascina l’Umanità. Ma da svariati decenni, la Luna costituisce anche un bel punto interrogativo per gli scienziati che non hanno trovato una spiegazione pienamente soddisfacente sulla sua origine. Spunta così l’ultima ipotesi di lavoro: il nostro pianeta l’avrebbe scippata ad un altro membro del sistema solare. Quale? Venere…

ANCORA DA CHIARIRE L'ORIGINE DELLA LUNA

Un’idea in pieno contrasto con l’opinione più diffusa tra gli astronomi che preferiscono pensare alla Luna come il risultato di un impatto cosmico: il planetoide che si schiantò contro la protoTerra fece schizzare della materia che diede poi vita, col tempo, al nostro satellite. Questa modello interpretativo però non risponde a tutti gli interrogativi: ad esempio, non giustifica la presenza di acqua scoperta all’interno del magma lunare. Ecco perchè c’è spazio per proposte alternative, come quelle discusse nei giorni scorsi durante la conferenza “Le Origini della Luna” che si è svolta presso la Royal Society di Londra.

“Capire perchè Venere non abbia satelliti ci può essere d’aiuto, per questo abbiamo approfondito l’argomento”, sostiene Dave Stevenson, docente di Scienze Planetarie all’Istituto di Tecnologia della California (CalTech) che ha formulato la teoria e promosso il confronto scientifico. In un’intervista a Space.com ne ha illustrato i punti essenziali. “Partiamo dal presupposto che la Terra abbia attratto nella sua orbita un corpo in via di formazione nello spazio e che poi quel corpo sia diventato il nostro satellite.”

Tuttavia, la composizione geochimica della Luna e della Terra sembra ostacolare questa teoria, perchè l’analisi delle rocce seleniche riportate dagli equipaggi Nasa delle varie missioni Apollo ha mostrato che il satellite ha una composizione isotopica molto simile a quella terrestre. Gli isotopi sono atomi di elementi chimici con lo stesso numero di protoni, ma con un numero diverso di neutroni: i due nuclei si comportano nello stesso modo, da un punto di vista chimico.

Ecco perchè Alex Halliday, a capo del dipartimento di Scienze della Oxford University e co-organizzatore del convegno, ammette che questo dettaglio potrebbe rendere poco plausibile l’ipotesi della cattura. “Queste somiglianze isotopiche suggeriscono che il materiale di cui è composta la Luna sia stato espulso dalla Terra, oppure che il materiale del disco primordiale che diede vita alla Luna si mescolò con il materiale che formò la Terra.

LA TEORIA DELL'IMPATTO GIGANTE

Ma il punto è che Terra e Venere sono pianeti molto somiglianti l’uno all’altro- per dimensioni, massa e densità-tanto da farci immaginare che si siano formati nello stesso modo. E allora viene da chiedersi: perchè uno ha un satellite e altro no? L’idea di Stevenson risponderebbe alla domanda “, chiosa Halliday.

Per spiegare la presenza di un satellite così grande in proporzione al pianeta Terra (senza paragone rispetto alle lune deli altri corpi celesti del sistema solare) si sono avanzate varie ipotesi. Una, appunto, è detta “dell’impatto gigante” e prende in considerazione la collisione: frammenti di quel corpo impattante e della Terra, uniti insieme,  avrebbero formato la Luna.


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