Magazine Cinema
Oggi ho scelto di vedere La Nostra Vita, (clicca qui per il trailer) il film di Daniele Lucchetti che è valso al protagonista Elio Germano il premio del 63mo Festival di Cannes per la miglior interpretazione maschile, ex aequo con Javier Bardem (per la premiazione clicca qui). Per trovare un altro italiano vincitore della Palma d'Oro bisogna tornare al 1979, quando il premio andò allo scomparso Stefano Madia per il film di Dino Risi "Caro papa'".
Ma torniamo al film. Elio Germano interpreta Claudio, un operaio edile trentenne che lavora nei cantieri della periferia romana e vive con la moglie Elena e i due figli, in attesa del terzo. Gran lavoratore e marito innamorato, rimane sconvolto e impreparato dalla morte che raggiunge la donna, proprio mentre sta dando la vita al piccolo Vasco.
Incapace di fronteggiare il dolore, si mette in testa di dover risarcire i figli, dando loro tutte quelle cose che si possono comperare. Si infila così in un affare più grosso di lui, dal quale uscirà solo grazie al supporto dei familiari e dopo aver fatto i conti con la sua storia e con ciò che gli è accaduto. Il film è sconcertante nel suo essere vero, universale per i sentimenti che rappresenta. Il titolo La nostra vita è per questo, azzeccatissimo.
Qui non ci sono i telegatti del film della Coppola, non ci sono lustrini nè falsi miti italiani. Qui siamo in scena tutti noi, alle prese con i nostri sentimenti e i piccoli accadimenti quotidiani. I sub-appalti e il tema dell'immagrazione fanno da sfondo alla storia di una famiglia di borgata che supera il dolore con l'affetto e la presenza. I soldi, il voler apparire ricchi davanti agli altri, la paura per la perdita di una persona cara e allo stesso tempo la volontà, e necessità di andare avanti. Una storia di dolore e di speranza, che si sposa perfettamente con la canzone di Vasco più volte citata nel film: Anima Fragile.
Il confronto/scontro con gli extracomunitari è un altro tema costante nel film, ma anche in questo caso il regista non cede a luoghi comuni o facili clichè. Insomma, se non l'avete già fatto, la Nostra Vita è sicuramente un film da vedere. A me ha ricordato "La prima cosa bella", nella sua capacità di descrivere momenti e situazioni in modo crudo e proprio per questo ancora più emozionante.
Cosa accompagnare alla visione di questo film? Io mi sono fatta ispirare proprio dalla tematica dell'immigrazione e dell'incontro/scontro con altre culture per proporre una ricetta che ne rappresenta invece un felice connubio. Si tratta dei Falafel, polpette molto diffuse in medio-oriente e che sono in breve tempo diventate un piatto forte di molti ristoranti vegetariani anche in Italia.
Per di più, è un cibo 'povero' che si può consumare anche dentro la pita come spuntino o veloce pranzo, assieme a lattuga, pomodori e tahini (salsa a base di yogurt). Può accompagnare anche la crema di ceci (lo hummus). Sicuramente li avrete già magiati, qui in Italia oppure in Francia, in America se non direttamente nei paesi arabi. Poco importa perchè ormai i falafel sono diventati un pasto sicuramente economico, gustoso e 'globale'. Guardate questo video e ne capirete di più! Sapevate che anche McDonal ha creato il Mc Falafel?
La ricetta è semplice: 400 gr. di ceci, 1 cipolla tritata, 1 mazzo di prezzemolo tritato, 2 spicchi d'aglio, 2 cucchiai di cumino, 1 cucchiaio di coriandolo macinato, olio per friggere, sale, pepe.
Scolare e togliere le bucce ai ceci dopo averli lasciati in ammollo per 24 ore. Trasferire nel frullatore i ceci, la cipolla, l'aglio, il prezzemolo, il coriandolo (semi) macinato, il cumino, un pizzico di pepe e il sale; frullare per 20 secondi fino ad ottenere un impasto fine ed omogeneo. Lasciare riposare in frigo per 1 ora. Con il composto formare quindi, delle polpette medie e dorarle nell'olio bollente, girandole dolcemente, per 4 minuti circa. Quando non si riesce a formare le polpette perché il composto risulta troppo liquido e non compatto, si può aggiungere un pò di farina. Quando le polpette sono ben colorite toglietele e asciugatele con la carta assorbente. I falafel vanno serviti a scelta caldi o freddi su un letto di verdura oppure su del pane tostato con verdure e hummus.
Adesso non mi resta che lasciarvi in compagnia del film ed alle prese con questa ricetta.. magari se vi esercitate riuscirete a servirli come lui!
Buon divertimento!
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Tutti i premiati dei Nastri 2015
NASTRO DELL’ANNO Il giovane favoloso Mario Martone, Elio Germano, Ippolita Di Majo, Carlo Degli EspostiREGISTA DEL MIGLIOR FILM Paolo Sorrentino Youth – La... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Il Cinema Ritrovato all’insegna di Bergman, Keaton e Welles
L’avrete sentito molte volte: “È un festival da non perdere”, tanto che questa frase potrebbe risultare insignificante alla maggior parte delle persone. Leggere il seguito
Da Mattiabertaina
CINEMA, CULTURA -
Cinema all’Aperto – Omaggio a Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant
Cinema all’aperto, rassegna organizzata dall’Accademia di Francia a Roma, dedica la sua nona edizione a Vittorio Gassman e a Jean-Louis Trintignant, due... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Un affascinante gioco di specchi: fra due donne, apparentemente, ma anche fra una donna e il ricordo di se stessa da giovane, fra un'attrice e il personaggio... Leggere il seguito
Da Filmedvd
CINEMA, CULTURA -
Più buio di mezzanotte
Mi piace tanto questa cosa che gli amici mi segnalano dei film da vedere, sapendo quanto io ami il cinema, e sapendo anche che scrivo questo blog. Leggere il seguito
Da Zaziefromparis
CINEMA, CULTURA -
RomAfrica Film Festival – Dal 9 all’11 luglio alla Casa del Cinema di Roma
Realizzato con la collaborazione del Fespaco (Festival Panafricain du Cinéma et de la Télévision de Ouagadougou, il più importante festival cinematografico... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA