Sono stati diffusi ieri i dati relativi alle vendite di aprile per quotidiani e settimanali e di marzo per quanto riguarda i mensili. Dati che, a livello di vendite totali, includono anche le copie digitali.
Rispetto al marzo 2014 i mensili perdono 288mila copie, il –5.1%. In confronto all’aprile 2014 i settimanali calano le vendite di 430mila copie, il — 5.2%, e i quotidiani vedono una flessione di 286mila copie pari al –7.3% registrando il calo più significativo in percentuale [*].
Per quanto riguarda i quotidiani nazionali solamente Il Sole24Ore registra un andamento positivo [+8.1%] mentre per tutti gli altri la tendenza è negativa, con una media del 7.7% ma con Il Corriere della Sera al –12.3% e la Repubblica a –10.9%, come mostra il grafico sottostante.
Le copie digitali dunque, ad eccezione de Il Sole24Ore che però aveva già anche nel cartaceo una forte quota di abbonamenti rispetto agli altri quotidiani e che, soprattutto, realizza oltre il 50% delle vendite delle “repliche” digitali del giornale con la vendita di “copie multiple” [#], non arrestano il calo di vendite della stampa ed ancor meno, se possibile, per quanto riguarda specificatamente i quotidiani.
Se si va ad analizzare il dettaglio delle copie digitali dei quotidiani si vede che, ad esempio, per restare tra i più venduti, Il Corriere della Sera oltre le 53mila copie singole ne vende più di 24mila in abbinata alla versione cartacea ed Il Sole24Ore ne vende quasi 44mila in abbinata alla versione cartacea oltre alle 65mila copie singole. Le vendite “pure” di copie digitali, repliche fedeli del quotidiano cartaceo, sono dunque relativamente marginali.
È notizia di oggi [anzi, a mio modo di vedere è LA notizia del giorno] che Apple, come era nell’aria da oltre un anno, chiude il newsstand ed offre, in collaborazione con ESPN, the New York Times, Conde Nast, Hearst e molti altri ancora, un’applicazione gratuita sulla falsariga di Filbpboard. Applicazione che sarà di default su centinaia di milioni di pezzi, tablet e smartphone, con il nuovo sistema operativo iOS9.
La notizia sulle notizie non è quanto sia grave e inarrestabile la crisi delle vendite della stampa, bensì che il giornale come pacchetto monolitico preordinato ha fatto il suo tempo. Le persone, anche in funzione del digitale/online sono sempre più abituate a scegliere, selezionare, le informazioni e le notizie in base al tempo a disposizione e, soprattutto, ai propri interessi. Come ho avuto modo di sottolineare tempo fa, la scelta è tra spacchettare o morire. Fate vobis…
[*] I dati di confronto aprile 2015 Vs 2014 sono stati resi disponibili da Prima Comunicazione
[#] Secondo il regolamento ADS, Per vendite multiple si intende un’offerta commerciale che prevede a fronte di un’unica transazione economica la messa a disposizione di un numero di utenze individuabili pari agli abbonamenti o alle copie acquistate. Il prezzo di vendita di ciascuna copia digitale deve essere almeno pari al 30% del prezzo di vendita dell’edizione cartacea. Sono certificabili esclusivamente le copie corrispondenti ad utenze attivate verificabili.